Sono stati nove mesi “di agonia” quelli che ha vissuto, stando alla denuncia del suo compagno, Ana Maria Cracium, romena di 36 anni che lo scorso luglio si è sottoposta ad una liposuzione in un “centro di chirurgia plastica ed estetica” in pieno centro a Milano e poi è morta ieri in un hospice nel Bresciano, dopo una serie di operazioni, anche a Bucarest, a causa di una “infezione devastante” seguita a quell’intervento estetico. La Procura milanese ha inviato il Nas dei carabinieri a perquisire lo studio-appartamento di Mattia Colli, 32 anni, che sul suo sito si definisce “medico chirurgo” (ma sono in corso verifiche) e che ora è indagato per omicidio colposo.
E’ rimasta alcuni giorni in una stanza d’albergo a Milano e poi col compagno è tornata in Romania dove sarebbe arrivata in condizioni già gravi. E’ stata operata più volte a Bucarest, sempre stando alla denuncia presentata circa un mese fa alla Procura bresciana e poi trasmessa a Milano, anche per una “fascite necrotizzante”. Poi, stando ancora all’esposto, su decisione del compagno, dato che le sue condizioni non miglioravano, è stata trasferita alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, dopo vivono amici della coppia, e alcuni giorni fa “in condizioni ormai disperate” è stata ricoverata in un hospice di Orzinuovi, dove è morta ieri. La salma, su disposizione della magistratura, è stata portata agli Spedali civili di Brescia. “Aveva un’infezione devastante nelle parti basse del corpo”, ha chiarito l’avvocato Gravina. A breve, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luisa Baima Bollone, verrà fissata l’autopsia per chiarire le cause della morte (tra i periti saranno nominati anche un chirurgo plastico e un infettivologo).