Un episodio, non il primo e probabilmente non sarà neanche l’ultimo, quello che ha visto protagonista un Comune della Provincia di Avellino e ben 52 professionisti che hanno dapprima risposto ad un bando pubblico, poi il nulla di fatto. La gara viene annullata presumibilmente, per il timore di ricorsi. Così, l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Avellino, ha lanciato la denuncia sui social, attraverso una lettera scritta dal Presidente dell’Ordine degli Architetti Erminio Petecca. che ha fatto scattare numerosi messaggi di solidarietà verso i professionisti e tutta la categoria.
“Un Municipio della provincia di Avellino nel luglio 2018, indice un avviso pubblico per individuare tre professionisti esperti, da nominare come commissari della gara d’appalto di una bonifica ambientale. Alla scadenza dei termini fanno richiesta di partecipazione 16 professionisti.
A settembre l’Ente, riapre i termini di partecipazione e le domande di partecipazione arrivano così a 52. A novembre poi, dopo quattro mesi, il Segretario comunale, con una relazione blocca tutto l’iter, in quanto si ritiene impossibilitato a poter individuare, univocamente ed a proprio insindacabile giudizio, senza esporre l’Ente a possibili gravi e negative ripercussioni. Il Segretario, teme infatti probabili ricorsi in sede giurisdizionale, con possibili negative ricadute sulla procedura per l’affidamento dell’appalto in oggetto.
A dicembre, dopo cinque mesi, la Giunta Municipale delibera di annullare il procedimento avviato per la individuazione dei 3 commissari di gara.
Arrivederci e grazie!
52 professionisti hanno risposto all’avviso pubblico, sottraendo del tempo prezioso al loro lavoro per predisporre tutta la documentazione di partecipazione.
Ci saremmo aspettati quanto meno le scuse nei loro confronti, invece di sentirci dire che il Segretario comunale non se la sente di trovare una soluzione per scegliere la terna dei commissari.
La domanda sorge spontanea: perché avete fatto l’avviso pubblico se non c’era la volontà ad assumersi le responsabilità di decidere? A questo punto potevate risparmiare delle inutili giornate di lavoro, nel periodo estivo, a 52 professionisti.
Siete ancora in tempo per poter chiedere umilmente scusa per aver abusato della buona fede di tanti professionisti!
Siete ancora in tempo per poter chiedere umilmente scusa alla vostra comunità per aver sprecato 6 mesi che, probabilmente, sarebbero stati sufficienti alla realizzazione dei lavori!”
(Comunicato Stampa)