Sono arrivati da Ucraina, Turchia, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca, Bulgaria, Serbia, Germania, Giappone e Irlanda e già sono attivamente impegnati a Mercogliano; sono i ragazzi del Servizio Civile Internazionale che torna a Capocastello per ripristinare gli antichi lavatoi (il cc.dd. Vagno) nei pressi del Mulino e aiutare nell’allestimento delle scenografie di Castellarte.
“Studio economia, ho 24 anni e vengo dalla Repubblica Ceca – spiega Jana – ho già fatto volontariato e mi è piaciuto molto, perciò sono qui a conoscere gente nuova e partecipare alla vita di questa comunità facendo qualcosa di utile. Mi piace collaborare a Castellarte, perché è legato all’arte e alla cultura”.
Il Servizio Civile Internazionale, o SCI, è un movimento laico di volontariato presente in 43 paesi in tutto il mondo; da oltre 80 anni promuove campi di lavoro sui temi della pace, del disarmo, della tutela dell’ambiente, della protezione civile ed altro; Castellarte accoglie da sei anni il campo di lavoro in collaborazione con il Comune e il Gruppo Scout CNGEI di Mercogliano.
“Studio sociologia – dice Tania – ho 19 anni e vengo dall’Ucraina, amo questo modo di viaggiare perché, oltre a fare il turista, ti permette di fare cose utili e vedere la vita vera di un luogo. Qui è bello parlare con la gente e imparare qualche frase nuova di italiano”.
L’età media è di diciotto-ventidue anni, la lingua inglese abbatte le barriere linguistiche, l’intento di conoscere il mondo e contribuire a renderlo migliore è il denominatore comune che spinge questi giovani verso questo modo diverso di viaggiare e fare le vacanze.
“Ho 19 anni, studio micro e nano-elettronica – dice Marco – sono nato in Polonia ma da vivo in Ucraina; ho partecipato a tanti festival perché mi piace viverli dall’interno e scoprire gente che vive grazie alla propria passione”.
Nei loro occhi la forza immaginifica della gioventù, nei loro discorsi fanno capolino vicende storiche che qui conosciamo attraverso i notiziari, ma, che in Ucraina o Turchia ad esempio, impattano in modo drammatico sulle vite delle persone. Quale che sia il loro paese, accomuna tutti la curiosità per le usanze locali, la cucina, i paesaggi e gli abitanti di Capocastello, specie gli anziani, sono sempre lieti di poter esercitare la leggendaria ospitalità irpina.
Come per Alina, 21anni, ucraina, coreografa, che già ama Castellarte e si augura di tornarci un giorno con la sua compagnia di danza; come per Alp, 19 anni, dalla Turchia, futuro medico, di casa nel volontariato e nei festival e con il desiderio di migliorare il mondo aiutando le persone e come il futuro architetto Carina, 18 anni bulgara che conclude dicendo:”Penso che quando Castellarte inizierà e vedremo queste stradine riempirsi di gente ci sentiremo molto orgogliosi per aver fatto un buon lavoro”.
La XXIII edizione di Castellarte – dedicata a “Ritmi di Festa”, il volume dell’antropologo Paolo Apolito – si svolgerà dal 29 al 31 luglio e vedrà in scena i seguenti artisti: Koom Koom Theater (Israele), gli Elabö (Germania), Creme & Brulée (Italia-Canada), i Fivequartettrio, I Nipoti di Bernardone, Andrea Farnetani, (Vincitore del Pavè d’Or” al Festival de Artistes de Rue de Vevey 2014); Fraser Hooper (Nuova Zelanda), clown vincitore delle Olimpiadi dell’arte di strada, i Poterìco,I Musicanti del Vento,The Shak & Speares, i Baro Drom Orkestar, la Bandragola Orkestar, Antonio Sorgentone, i Kafka sulla spiaggia, i Burlesque Riot (Giuditta Sin, Gonzalo De Laverga, Miss Vampfire).
Oltre al sito www.castellarte.it, le informazioni sul festival sono disponibili grazie all’app per smartphone Castellarte Next Fest, scaricabile su Google Play. Le Aree del Gusto e le esposizioni artigiane curate in sinergia con la CNA Avellino completano l’offerta del Festival che è stato selezionato per il Premio Italive.it (per votare www.italive.it).