Non tutti sanno che in Campania c’è un olivo che ha un’età stimata di circa 1600 anni ed è conosciuto come l’Olivo dei Crociati perché si narra che i semi furono portati dai crociati da Gerusalemme e piantati sul posto dai monaci. Il caratteristico tronco contorto e aggrovigliato sembra testimoniare i segni del tempo lasciati sull’albero donando allo stesso un fascino unico. La pianta, situata all’interno di un noccioleto privato, è frequentata da merli ed upupe e alla sua base vi è la tana di una volpe.
E’ possibile accedere al fondo privato attraverso due alternative: 1) dalla traversa privata di Via Sandro Pertini all’altezza del civico 55 (si accede al fondo da un accesso leggermente disconnesso, si prosegue per circa 30 metri e sul lato destro si può ammirare l’ulivo); 2) dall’ingresso del fondo in Via Sant’Antonio.