L’8 ed il 9 giugno 2019, “arrabbiati” un po’ insieme a noi… sta per tornare la sagra dedicata alla pennetta all’arrabbiata nella sua diciottesima edizione!
La sagra è ormai diventata una vera e propria tradizione per l’intera comunità parrocchiale e territoriale: da anni, infatti, è una consuetudine molto attesa ed un festoso momento per ritrovarsi.
La pennetta all’arrabbiata è un piatto tipico dell’arte culinaria italiana dal sapore deciso e piccante come lo spirito dell’evento che da anni vi proponiamo. Il cibo veicola gusti e sapori, ma anche storie e conoscenza. Attraverso il cibo possiamo scoprire la nostra storia personale e, nel contempo, quella della collettività. Il cibo è incontro e, soprattutto, condivisione. Cucinare e condividere vivande sono due attività che appartengono esclusivamente all’uomo e a nessun altro essere vivente sulla terra. Sono, di fatto, umanesimo, perché rimandano all’essere umano e celebrano il sapore del mondo. Alla luce di questa premessa, la sagra è un’occasione per fermarsi, uscire dalla routine quotidiana e rafforzare l’identità della nostra comunità attraverso il sano divertimento e la condivisione in allegria e spensieratezza.
L’appuntamento è nel piazzale antistante la chiesa. Qui, le due serate saranno animate dalle esibizioni di alcune scuole di ballo locali e dagli spettacoli musicali messi in piedi dagli alunni del “Don Milani Aliperti” e “A. Pacinotti”, due Istituti Comprensivi di Marigliano. Le performance allieteranno e accompagneranno la cena il cui menu, realizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Pozzuoli, prevede due primi piatti ed un secondo con contorni.
L’evento si vestirà anche di verde con uno sguardo attento all’ambiente: saranno utilizzati materiali interamente biodegradabili.
La fase di organizzazione della sagra si avvale della partecipazione collaborativa e dell’impegno dei nostri volontari che, insieme allo staff organizzativo, si stanno prodigando affinché potremo vivere due serate speciali che ci appagheranno la fame, gli occhi ma anche il cuore, perché ci sentiremo parte di una comunità che si ritrova e si riconosce facendo festa.