Sabato, la città di Nola, organizza la giornata della donazione. I donatori, come gesto di estrema solidarietà nei confronti di chi sta soffrendo non faranno mancare il proprio contributo spontaneo. Il sangue non è, purtroppo, riproducibile in laboratorio e da qui nasce la necessità della donazione. Ogni donatore sa che, per ogni ospedale, averne la disponibilità può salvare una vita o anche di più perchè la donazione è multipla in quanto da essa si ottengono: globuli rossi- plasma- leucociti e piastrine. E’ tantissimo per chi ne necessita, anzi è la vita stessa.
Le cose che vengono controllate prima della donazione sono:
Condizioni fisiche del donatore: 60 anni il nuovo donatore/ 65 il donatore periodico.
Peso corporeo superiore a 50KG.
Pulsazioni tra i 50 e i 100 batt/min.
Pressione: minima tra 60 e 100 mm mercurio- massima tra 110 e 180 mm mercurio.
Si devono autoescludere: assuntori di droghe, etilisti, chi ha rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, …) , gli epatopatici i sofferenti di malattie veneree, i positivi ai test della sifilide (TPHA o VDRL), al test AIDS (anti-HIV 1), al test dell’epatite B (HBsAg),
al test dell’epatite C (anti-HCV) e chi avuto rapporti sessuali con persone ammalate di patologie di cui sopra.
L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l’anno per gli uomini e 2 volte l’anno per le donne.