A Senerchia domani parte la prima edizione del festival “Le Radici”, una manifestazione che, attraverso la musica di Eugenio Bennato, Pietra Montercovinoaccompagnata da Erasmo Petriga e i Ra di spina, vuole essere un primo passo nella riscoperta e nella valorizzazione della storia di una comunità che non si disunisce nonostante le distanze che si sono create nei secoli tra emigrazione, distacchi e resistenza nella terra dell’osso.
Dalla mostra fotografica intitolata “Senerchiese” con le immagini delle famiglie di emigranti che ripercorrono la storia individuale e collettiva di Senerchia, allestita nel Palazzo Cuozzo, un gioiellino che apre il centro storico del piccolo borgo dell’Alta Valle del Sele, recuperato e tornato agli antichi splendori dopo gli anni del terremoto, alla conferenza-dibattito di presentazione a cui prenderanno parte lo stesso Eugenio Bennato, il sindaco di Senerchia Adriano Mazzone e Michelangelo Lurgi, presidente della Rete Destinazione Sud.
«L’evento organizzato dalla Pro Loco di Senerchia, in collaborazione con il Comune è incentrato – sottolineano gli organizzatori – sull’idea di riscoprire le radici di una comunità che è cosciente di quanto sia fondamentale guardarsi indietro per costruire il suo futuro. Il nostro popolo, come scriveva Cesare Pavese, dopo aver girato abbastanza il mondo cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune gioco di stagione».