Oltre alla presentazione delle azioni destinate ad alunni, insegnanti e genitori, un momento di confronto tra gli attori sociali protagonisti del territorio
“A testa in giù” per guardare da un’altra prospettiva ed entrare nel punto di vista dei minori stessi. Presentato questa mattina, nell’aula consiliare del comune di Mercogliano, il progetto che promuove il benessere e la crescita armonica dei minori, attraverso la prevenzione di forme di disagio sociale e di povertà educativa. Finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, nell’ambito del Pnrr per interventi socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore (annualità 2023), “A testa in giù” è promosso dalla cooperativa sociale “La Goccia” di Avellino, in collaborazione con il Consorzio per il Welfare Integrato Ambito A02, il comune di Mercogliano, la Pro Loco Mercogliano e la cooperativa sociale “Primavera 2000”.
Le azioni descritte durante la presentazione saranno attivate a partire da ottobre 2024 e avranno una durata di 24 mesi. A beneficiarne, le scuole primarie degli Istituti Comprensivi “G. Dorso” di Mercogliano, “Aurigemma” di Monteforte Irpino e “Botto Picella” di Forino, che ospiteranno le attività.
Ad accogliere i presenti questa mattina, il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, per il quale è “fondamentale il rapporto istituzionale tra comune e istituti scolastici, ancor di più l’interazione che va implementata sul territorio, anche attraverso progetti come questo, perché ci sono sempre più famiglie in difficoltà che faticano a chiedere aiuto. Per questo ci tengo – ha aggiunto – che le istanze partano proprio dalle scuole. Nell’ambito delle politiche sociali c’è tanta virtuosità, ma, stando attenti alle esigenze singole, si può sempre migliorare e fare di più”. Accanto al primo cittadino, la consigliera delegata a Pari Opportunità, Inclusione Sociale e Cav, Elena Pagano: “Tante cose sono state fatte in questi anni – ha dichiarato – e tante ancora sono da fare, coinvolgendo alunni, docenti e genitori nei vari ed interessanti laboratori. Fondamentale la sinergia che stiamo costruendo nel tempo”.
Tre i laboratori proposti: “Diversi sì, ma tutti uguali”, “Emozioni in gioco”, “Docenti e genitori”. Destinatari del progetto sono, infatti, i minori dai cinque ai dieci anni, ma sono in programma anche interventi di sostegno per docenti e genitori, con l’obiettivo di fornire loro strumenti necessari a riconoscere, affrontare e lavorare su potenziali situazioni a rischio. Le famiglie, in particolare, verranno supportate nelle loro competenze genitoriali, per gli insegnanti è invece previsto un lavoro di decostruzione degli stereotipi presenti nella didattica e di ricostruzione di strumenti integrati, come spiegato dalla referente del progetto, Antonella Tomasetta: “Con il legame stabilito tra i vari attori sociali sul territorio, abbiamo ottenuto molti risultati che ci spingono a proseguire per dare continuità. Sono quasi dieci anni che lavoriamo nelle scuole e con l’ambito A02 e siamo orgogliosi che tutti i progetti presentati siano stati portati avanti. Con questo progetto vogliamo lavorare sulla prevenzione per contrastare la povertà educativa che si traduce in mancanza di opportunità oltre al diritto allo studio, e strettamente legata alla povertà economica, privando il minore, ad esempio, dell’opportunità di partecipare ad attività extrascolastiche. Insieme possiamo fornire alle famiglie sostegno e supporto”.
Un lavoro sinergico che mette in rete gli attori protagonisti come comunità educante e tenta di intercettare e risolvere situazioni a rischio, attraverso la prevenzione. “Le relazioni costruite negli anni tra noi operatori – ha raccontato il presidente della cooperativa La Goccia, Rosario pepe – sono la base da cui partire per affrontare e contrastare la povertà educativa e tutte quelle situazioni di svantaggio da prevenire ancora prima di far fronte alle problematiche in atto. La prevenzione è la prima cosa da attuare, anche per abbassare il numero di prese in carico. La sfida alla povertà educativa si vince solo se abbiamo una solida comunità alla base”.