Il pagamento dell’abbonamento Rai attraverso la bolletta di consumo dell’energia elettrica vale solo per le famiglie e non per gli esercizi pubblici. Le aziende agrituristiche sono inserite nella categoria D, perché assimilabili alle strutture ricettive. Lo rende noto Terranostra Campania, la rete degli agriturismi aderenti a Coldiretti Campania.
La detenzione di uno o più apparecchi per la ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici, locali aperti al pubblico o comunque fuori dell’ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto, prevede la sottoscrizione e il pagamento di canoni speciali. In questo caso la normativa anche per il 2016 resta invariata. Il canone speciale deve essere pagato annualmente, semestralmente o trimestralmente nei termini di legge.
Sono assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva. Ne consegue viceversa che i personal computer, anche collegati in rete (digital signage o simili) e pur consentendo l’ascolto o la visione dei programmi radiotelevisivi via internet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone.
Per il 2016 perciò le imprese agrituristiche con più di un apparecchio in uso devono pagare 407,35 euro, con la possibilità di due o quattro rate. Gli agriturismi con un numero di televisori non superiore ad uno, come altre strutture aperte al pubblico (circoli, associazioni, sedi di partiti politici, istituti religiosi, studi professionali, botteghe, negozi e assimilati, mense aziendali, scuole, istituti scolastici non esenti), sono tenuti a pagare l’importo annuale di 203,70 euro, con la possibilità di rate semestrali o trimestrali. Il canone speciale per gli apparecchi radio è stato unificato per le strutture di tutte le tipologie ed è pari a 29,94 annuali.