Abolizione del numero chiuso per l’accesso a Medicina: approvato il disegno di legge delega

Abolizione del numero chiuso per l’accesso a Medicina: approvato il disegno di legge delega

Il disegno di legge delega per la riforma dell’accesso alle professioni mediche ha compiuto un passo significativo con l’approvazione da parte della settima Commissione del Senato. Questo cambiamento, promosso dal ministro Anna Maria Bernini, rappresenta una svolta storica per il sistema di istruzione e il settore sanitario italiano, con l’obiettivo di rendere più inclusivo e meritocratico l’accesso alla professione medica.

La riforma prevede l’abolizione del numero chiuso per l’ingresso ai corsi di laurea in Medicina e l’introduzione di un semestre-filtro per i candidati. Tale soluzione mira a migliorare il processo di selezione degli studenti, garantendo che i più meritevoli e motivati possano accedere alla formazione medica, riducendo nel contempo lo stress e le incertezze legate ai test di ammissione.

Il deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, ha accolto con favore l’approvazione del disegno di legge, sottolineando l’importanza di questa riforma per rispondere al crescente fabbisogno di medici qualificati e assicurare un sistema sanitario all’altezza delle esigenze future del Paese. “È un grande passo avanti – ha dichiarato Rubano – che consentirà di offrire una formazione di qualità e di rafforzare il settore sanitario, garantendo un servizio efficiente e accessibile a tutti i cittadini.”

La riforma rappresenta una risposta concreta alla necessità di aumentare il numero di medici in Italia, in un momento in cui il sistema sanitario è messo sotto pressione da sfide come l’invecchiamento della popolazione e la carenza di personale qualificato. L’introduzione del semestre-filtro permetterà inoltre di selezionare i futuri medici sulla base delle loro reali competenze e capacità, favorendo un approccio più orientato al merito.

Questo cambiamento normativo dimostra l’impegno del governo e di Forza Italia nel promuovere riforme strutturali capaci di migliorare la qualità del sistema sanitario e l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini.