«Ancora una volta siamo costretti a registrare, da parte dello Iacp di Avellino, un inadeguato servizio di assistenza agli utenti ed un atteggiamento antisindacale». Ad affermarlo è il segretario nazionale di Acai onlus, associazione di rappresentanza degli inquilini e dei consumatori, l’irpino Giovanni Ardolino.
«L’Istituto autonomo case popolari – ha proseguito il dirigente sindacale – , oggi Acer – Agenzia campana per l’edilizia residenziale, è sempre più una zona franca, avulsa dalla realtà circostante, in cui prevalgono inefficienza e discrezionalità, dove non si hanno a cuore le delicate questioni che costituiscono la ragione stessa dell’esistenza di tale istituzione: i bisogni sociali ed in particolare l’esigenza abitativa. Per il passato, abbiamo potuto già constatare, quotidianamente, nei fatti, tale grave ed inaccettabile situazione, contro la quale continueremo a batterci, in nome del rispetto della legge e dei diritti dei cittadini. La situazione però è in continuo peggioramento. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo cercato di verificare la posizione di un utente, che ha alle spalle una vicenda molto complicata e serissimi problemi di salute, al quale è stata notificata un’intimazione di sfratto, allo scopo di risolvere la questione, ma abbiamo trovato soltanto porte chiuse, indisponibilità e scortesia. Senza contare che un funzionario addetto, che evidentemente deve aver scambiato il dovere d’ufficio per un favore, ha frapposto insormontabili ostacoli, per la sola ragione che la nostra sigla sindacale, non è tra quelle rappresentate negli organismi interni. Una vera e propria indebita interferenza nell’azione di un’associazione, quale è l’Acai onlus, pienamente legittimata a svolgere funzioni di rappresentanza e tutela degli iscritti. Di fronte a tanta mancanza di professionalità ed arroganza, non possiamo che rispondere che siamo orgogliosi di non essere parte della “cupola” che sovrasta quell’ente pubblico, e siamo pronti a sollevare formalmente in tutte le sedi le gravissime infrazioni ed irregolarità che vengono perpetrate, riservandoci di agire anche in sede civile, nei confronti dei funzionari inottemperanti, per il risarcimento del danno patito dall’Acai e dai propri iscritti».
«Alle autorità competenti – ha concluso Ardolino – e ai rappresentanti istituzionali chiediamo quindi con forza che si garantisca la massima trasparenza ed un adeguato espletamento dei servizi pubblici nello Iacp di Avellino».