Quanti di noi camminando lungo Corso V. Emanuele e altre strade di Avellino, si sono ritrovati assaliti dai “venditori di numeri fortunati” con, al seguito, il simpaticissimo parrocchetto? Molti, inteneriti e divertiti dal piccolo pappagallino, avranno ceduto facilmente alle insistenti e fastidiose proposte dell’accattone (contrariamente a quanto sarebbe accaduto se l’uccellino non ci fosse stato>> fa notare Gerardo Alvino, volontario del Servizio Civile presso il CSV Irpinia Solidale e collaboratore di SOS Natura. <<Ammettiamolo: senza la curiosa e simpatica presenza del pappagallino, questa gente smetterebbe in poco tempo di provare a vendere false fortune. Tuttavia è bene che si sappia che dietro questa apparente “Family Comedy” si nasconde un piccolo, ma terrificante “Horror”. I parrocchetti non possono scappare e restano con i loro aguzzini perché è consuetudine tagliargli le ali (questo fa parte dell’addestramento). Di conseguenza i pappagallini sono vittime di soprusi, costretti a giornate intere sotto il sole, ripetendo gli stessi movimenti come automi… Questi sono tutti comportamenti innaturali e deleteri per la loro salute sia fisica (già lesa dall’impossibilità di volare – ndr) che psicologica>>.
Abbiamo inviato una nota al dott. Arvonio, comandante della Polizia Municipale di Avellino – conclude Eduardo Quarta, presidente di SOS Natura – affinché siano effettuati controlli più stringenti su chi pratica accattonaggio sfruttando gli animali e sul rischio di maltrattamenti e mutilazioni. Siamo certi che la Polizia Municipale di Avellino recepirà con la dovuta attenzione la nostra nota e chiediamo collaborazione a tutti i cittadini affinché segnalino queste persone.