“La sicurezza del veicolo e la strada”, è il titolo del convegno che l’Aci ha organizzato ad Atripalda presso il liceo De Caprariis. L’appuntamento e per mercoledì 15 novembre alle 9.30. L’incontro con gli studenti e aperto a tutti i cittadini rappresenta l’occasione per sensibilizzare la guida consapevole e la sicurezza stradale per prevenire gli incidenti. L’evento è organizzato nell’ambito della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime sulla Strada che si celebra il 19 novembre.
Interverranno il presidente dell’Aci di Avellino Stefano Lombardi, il segretario generale dell’Aci Gerardo Capozza, il comandante della Polizia Stradale Nicola Ciccone, il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo, il responsabile dell’Aci Guida Sicura Valerio Vella
Saranno presenti il presidente della Provincia Rizieri Buonopane, il direttore dell’Aci Nicola Di Nardo e il responsabile U.T. Pra Avellino Attilio Iannuzzo.
In vista della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, l’Aci di Avellino invita a una riflessione e sollecita azioni per cercare di mitigare i rischi.
La velocità, la guida distratta e il mancato rispetto della segnaletica sono tra le cause principali degli incidenti stradali. In provincia di Avellino si registra, purtroppo, un preoccupante incremento percentuale sia delle collisioni (+16%) che dei feriti (+15%). Nel 2022 si è tornati ai livelli pre-pandemici. “Il prossimo 19 Novembre ricorrerà la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Questa
giornata, in particolare, dovrà costituire una occasione di riflessione e presa di coscienza che l’incidentalità stradale non provoca solo danni economici e sociali, ma anche e soprattutto drammi personali e familiari –
dichiara il presidente dell’Automobile Club di Avellino, Stefano Lombardi -Ritengo, in primo luogo, che occorra una maggiore formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada che esistono diritti e doveri, regole e prerogative; occorrerebbe, ancora, una migliore gestione della
circolazione e più controlli dedicati”.
“È evidente ribadire – prosegue il presidente Lombardi – che occorre realizzare più corsi di educazione stradale e più campagne di sicurezza stradale soprattutto nelle scuole.
Infatti, è ormai palese che la prevenzione degli incidenti non può essere perseguita esclusivamente e prevalentemente con l’arma della repressione in quanto non deve essere la paura di dover pagare una multa salata o perdere i punti sulla patente a dover impedire un comportamento scorretto, ma la consapevolezza delle conseguenze soggettive ed oggettive, dirette ed indirette che ne possono scaturire.
Nonostante l’ACI abbia a più riprese chiesto l’inserimento, anche nel nuovo codice della strada, di una norma che assicurasse la formazione / sensibilizzazione soprattutto dei giovani utenti della strada, il Governo ha ritenuto di non dover intervenire se non con deboli indicazioni accolte soprattutto ed
esclusivamente da docenti e Dirigenti scolastici particolarmente sensibili al tema.
Occorrerebbe, invece, una azione strutturata e concreta in grado di coinvolgere l’intera popolazione scolastica affinché, l’educazione stradale non sia semplicemente una materia di studio, ma una presa di coscienza graduale che generi comportamenti corretti e responsabili con la finalità di condividere, in sicurezza e libertà, la strada. Dobbiamo convincerci che l’incidentalità stradale non è una conseguenza
patologica della libera circolazione ma l’effetto e la conseguenza di “comportamenti non corretti alla guida dei veicoli”.