La fievole voce al telefono raccontava di una donna sola, affamata. La voce parlava ai carabinieri della stazione di Afragola e raccontava di sé.
86 anni, sola, vedova da tempo. Per oltre 2 giorni non ha buttato giù un boccone né rispettato la tabella di marcia imposta dal suo medico. I suoi problemi cardiaci non potevano più aspettare, lo stesso la sua solitudine e la sua fame.
Così ha pensato di chiamare chi sul territorio c’è sempre, per tutti.
Ha chiesto aiuto ai Carabinieri, come quelli della fiction che seguiva sempre.
I militari non hanno dovuto pensarci su due volte, hanno preso nota dell’indirizzo e del piano e sono partiti.
A bussare al citofono due giovani militari, ad accoglierli una donna anziana sul cui volto si è dipinto un sorriso.
“Non mangio da 2 giorni”, “non ho preso le compresse e non sono riuscita nemmeno a riassettare”.
Avrebbe detto questo, con quel pizzico di imbarazzo d’altri tempi. Con il fiato di una donna che ha dovuto per troppo tempo caricarsi vita e sacrifici sulle spalle.
E così la donna si è accomodata e ha preso a raccontare la sua storia. Intanto i carabinieri, insieme all’uniforme hanno indossato il grembiule da cuochi. Le hanno preparato un’insalata, raccogliendo quello che era rimasto in frigo, le hanno sbucciato una mela e hanno atteso che l’86enne terminasse il pranzo. Niente caffè, quello “fa male allo stomaco”.
Poi le hanno sistemato casa, seguendo divertiti le indicazioni dell’anziana.
Due angeli in uniforme che per qualche ora le hanno regalato uno spiraglio di luce in una tetra solitudine.
L’opera dei Carabinieri di Afragola non si è limitata a questo. Hanno attivato i servizi sociali e i familiari della donna e sono al vaglio eventuali mancanze nei suoi riguardi.
Intanto, ciò che è certo è che la sua storia sarà seguita quotidianamente: una sorta di affettuosa adozione a distanza. Sarà poi affidata nelle mani di persone competenti che le faranno mancare nulla.