Sabato 21 ottobre, alle 22, al Godot Art Bistrot in via Mazas adAvellino continua il giro del mondo in musica. Dopo Mike Cooper (Gran Bretagna), Campos (Italia), Raoul Vignal (Francia) ed Elizabete Balcus (Lettonia), sul palco Dino Joubert, cantautore, compositore e musicista tedesco.
Nato a Soest, nella regione di Sauerland, ma di stanza a Berlino, Dino Joubert scrive e interpreta canzoni senza tempo. Infatti, la sua musica crea armonie e paesaggi sonori unici e intimi, ricchi di melodie e contaminazioni folk.
Ispirato da Nick Drake, Elliott Smith, Damien Rice, The Kinks e Patrick Watson – ai quali è stato ripetutamente accostato dalla critica – Joubert inizia la sua carriera a soli 16 anni dopo aver ascoltato «Magical Mystery Tour», doppio extended play a 45 giri dei Beatles, affascinato dalla sensazione innescata da quella musica. Altra fonte di ispirazione è Berlino, città cosmopolita dove approda come studente: lì si immerge nelle contaminazioni culturali alimentate da gente di ogni nazione e di ogni background sociale.
Dino Joubert, che non è solo il nome di un musicista ma quello di un’intera band, è in tour per la prima volta accompagnato da chitarra, rhodes, basso e batteria (7 le date in Italia, 2 quelle in Campania). Le sue sonorità, amorevolmente dettagliate, rendono perfetta ogni composizione, mentre il carattere pop delle sue melodie è pienamente integrato da una riconosciuta profondità musicale e lirica. I suoi testi spaziano da osservazioni molto personali, talvolta intime, a temi di importanza universale coi quali prova a trasmettere e generare stati d’animo sfruttando un’immensa sensibilità artistica.
Nel 2012, il suo album d’esordio, «When A Horse Loves A Unicorn», pubblicato dall’etichetta tedesca Plusvierneun, dove tocca con la solita delicatezza i grandi problemi della vita e dell’amore. Quest’anno, il tour europeo e l’annuncio del secondo, attesissimo, album.