“Cultura, integrazione e inclusione sociale. Il patrimonio delle diversità” è il titolo della 15° edizione di Museinforma, iniziativa di alta formazione, ideata e organizzata da Mediateur per coinvolgere su questi temi i circa 300 musei di tutta la Campania.
Le due giornate di formazione si svolgeranno giovedì 8 e venerdì 9 novembre, presso il Museo Irpino nel Complesso Monumentale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, con inizio alle 9.30 e ingresso su iscrizione gratuita.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Campania (UOD 501201 Promozione e valorizzazione Musei e Biblioteche), è finalizzata a formare il personale dei musei campani secondo gli orientamenti internazionali più moderni, che vedono ormai superata l’idea del museo come raccolta di opere artistiche e storiche, per affermarne la più moderna funzione di luogo di propulsione culturale e sociale.
“È importante sollecitare chi opera in ambito culturale – dice Luciano de Venezia, curatore dell’iniziativa insieme a Marianella Pucci – penso a biblioteche, teatri, musei, non solo a promuovere l’accessibilità e a facilitare connessioni con il cosiddetto “non pubblico”, ma anche a stimolarne la partecipazione attiva, superando un linguaggio spesso autoreferenziale, se non elitario”.
Quale tema può essere più attuale di quello dell’integrazione culturale? Quale luogo più di un museo può essere il territorio di incontro e di dialogo di culture diverse? Quale “mission” può essere oggi più adatta ad un museo se non la creazione di sinergie tra cultura e sociale, per dare risposte innovative alle varie forme di disagio?
Per rispondere a queste e altre domande Mediateur ha convocato professionisti, esperti e protagonisti di interessanti e innovative esperienze italiane per trasmettere idee nuove e buone pratiche all’interno di un’esperienza articolata in una sessione teorica al mattino e una pratica-laboratorio al pomeriggio (info www.museinforma.it, info@museinforma.it e 0825 1912441).
“Viviamo un momento storico in cui i valori della diversità rischiano di essere compromessi da un clima generale di diffidenza e ostilità – continua de Venezia – , le istituzioni culturali non possono restare neutrali ma devono mettersi in gioco ripensando le proprie politiche e i propri programmi in un’ottica di inclusione sociale”.
Giovedì 8 novembre, la mattinata si apre con i saluti istituzionali di: Anita Florio, Dirigente Unità Operativa Dirigenziale 50.12.01 della Regione Campania che parlerà di “Promozione e valorizzazione Musei e Biblioteche”. Segue Luciano De Venezia, di Mediateur, che parlerà di “Integrazione culturale per la promozione di nuove appartenenze”.
Parleranno poi: Simona Bodo della Fondazione ISMU Iniziative e Studi sulla Multietnicità di Milano su ”Educare al patrimonio in chiave interculturale: linee guida e concetti chiave”; Cristina Da Milano, Presidente Eccom, Roma, su “Progettazione museale e intercultura”; Elisa Napolitano del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Servizi Educativi su “Progetti di intercultura al MANN”; Teresa di Bartolomeo di CoopCulture, Roma, su “Cooperazione e sostenibilità sociale e culturale”. Concludono la mattinata Stefania Picariello e Gemma Savelli di Mediateur che illustreranno l’iniziativa “Io sono la guida. Dialogo interculturale al Museo Irpino” che tanto successo e interesse ha riscosso nei mesi scorsi, grazie al coinvolgimento di alcuni migranti nel ruolo di guide nel Museo del Risorgimento.
Il primo dei due laboratori pratici pomeridiani porta il titolo di “Progettare in chiave di mediazione culturale” ed è curato da Cristina Da Milano di Eccom Roma e Mediateur.
La seconda giornata si apre nuovamente con Anita Florio, seguita da Marianella Pucci di Mediateur che parlerà su “La funzione sociale dei musei: un cambiamento di prospettiva”. Seguono gli interventi di Valeria Pica di ICOM-Italia Commissione tematica Educazione e Mediazione su “Buone pratiche di inclusione sociale nei musei italiani – Il ruolo di ICOM”; Francesco Mannino – Presidente Officine Culturali, Catania, su “Inclusione e innovazione sociale a Catania. L’esperienza del Monastero dei Benedettini”;
Ida Gennarelli, Direttrice Museo Archeologico dell’Antica Capua, Mitreo e Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere su “Inclusione sociale e progetto “Arteteca – ludoteca museale contro la povertà educativa”; Gianluca Petruzzo, Presidente Associazione Nazionale “3 Febbraio” su “Arte e Accoglienza”: una campagna di integrazione sociale” e Emanuele Leone Emblema, Curatore Museo Emblema su ““Being There” – Inclusione sociale e outreach museale”. Il laboratorio pomeridiano è curato da Francesco Mannino e Mediateur. Nel corso della giornata sarà presentato in anteprima il manifesto-progetto “Musei solidali” a cura di Mediateur.
Per la provincia di Napoli interverranno, tra gli altri, Elisa Napolitano del MANN Museo Archeologico Nazionale, Gianluca Petruzzo dell’Associazione 3 febbraio ed Emanuele Emblema del Museo Emblema di Terzigno.
Per la provincia di Avellino interverranno, tra gli altri, Gemma Savelli e Stefania Picariello di Mediateur, che insieme a Marcella Archiadiacono hanno promosso il progetto di mediazione culturale “Io sono la guida”, insieme a un nutrito gruppo di allievi dalle comunità di stranieri presenti in Irpinia.
Per la provincia di Caserta interverrà Ida Gennarelli, direttrice dell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e del Museo Archeologico dell’Antica Capua, che ha ospitato diversi progetti di inclusione sociale tra i quali “Arteteca”, la prima ludoteca museale contro la povertà educativa.