Quella degli alberi della villa comunale di Nola è una storia di danno alla città e ai suoi abitanti che si conclude con l’abbattimento purtroppo di ventisette alberi secolari. Un giardino storico-monumentale di fine 800’ con notevoli esemplari di conifere e lecci, rifugio di varie specie di uccelli, luogo di riposo e di giochi per i cittadini di ogni età, un ecosistema equilibrato posto nel cuore della nostra città di Nola che è stato alterato per l’incuria, la cattiva manutenzione e l’eccessiva irrigazione, come rimarcato anche dall’ultima relazione della procura di Nola. Dopo la chiusura di circa tre anni in questi giorni si sta procedendo agli abbattimenti, celati in buona parte dal provvidenziale fascione arancio di uno sponsor della festa dei gigli e il tutto sta avvenendo in un clima opacizzato. Tra qualche giorno non rimarranno che pochi alberi, qualche arbusto e piantina, stravolgendo per decenni l’equilibrio delicato di questo ecosistema e privandoci dell’ossigenazione di questi patriarchi. I bambini di Nola, oggi, non potranno più godere della visione e dei benefici degli alberi centenari che sono stati abbattuti, né da adulti potranno vedere i nuovi alberelli diventare patriarchi, La natura ha i suoi tempi! Oltre al danno patrimoniale si aggiunge il danno alla salute dei cittadini perché verrà a mancare l’apporto di ossigeno dei grandi alberi per decenni, in un’area che risulta pesantemente inquinata come registrano gli sforamenti delle centraline Arpac Campania degli ultimi giorni. Oggi, come Legambiente Nola, denunciamo l’accelerazione nei lavori di abbattimento: non si è voluto tener conto delle richieste di proroga di Legambiente Nola e della Lipu perchè siamo nella stagione di nidificazione degli uccelli, le cui specie popolano abbondantemente la nostra villa. I lavori sono iniziati e procedono incuranti delle uova, dei nidi e dei piccoli uccellini appena nati senza rispettare la legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica. Si sta perpetrando un danno storico, biologico, ecologico e ambientale eppure questa amministrazione, senza pudore, usa toni trionfalistici e fa annunci propagandistici. C’è poco da festeggiare! All’impegno di Legambiente e di altre associazioni cittadine, profuso in questi anni, va il merito di aver salvato dall’abbattimento il cipresso Montezuma, albero secolare e monumentale, vanto della nostra città, che sarà curato dallo stesso agronomo Cardiello, che lo aveva destinato all’abbattimento! Purtroppo verrà a mancare al Montezuma, per abbattimenti, la cintura verde che lo proteggeva, ignorando le indicazioni preziose della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Napoli. Nei prossimi giorni l’impegno di Legambiente Nola proseguirà nell’assicurarsi che la ripiantumazione degli alberi e le altre prescrizioni dei periti della Procura di Nola vengano attuate nelle modalità più idonee e trasparenti possibili, consapevoli purtroppo che quello che si è perpetrato nella nostra villa comunale è stato un vero e proprio disastro ambientale annunciato e voluto a tutti i costi da questa amministrazione. Ci batteremo, inoltre, affinché l’intera comunità nolana venga “risarcita”di questo enorme danno e vengano individuati dagli organi preposti i responsabili di tale scempio. Lega Ambiente – comunicato stampa