a cura del dott. Stefano Scafuri
Giovedì 12 marzo 2015, con mio grande orgoglio, sono stato invitato come relatore alla conferenza “Non è poi così difficile mangiare sano” organizzata dall’associazione Donne europee Federcasalinghe presso la sala stampa dei giornalisti di Avellino.
L’obiettivo della conferenza è stato quello di focalizzare l’attenzione su argomenti come il concetto di educazione alimentare, di obesità infantile e di prevenzione di patologie attraverso l’alimentazione e un corretto stile di vita.
Insieme ad altri relatori abbiamo illustrato, oltre al concetto di predisposizione genetica all’obesità e la propensione verso un determinato tipo di cibo, gli errori più comuni che contribuiscono al peggioramento dello stato di salute sin dall’acquisto di prodotti all’interno del supermercato, condizionati eventualmente da una pubblicità ingannevole, fino alla scelta e alla preparazione dell’alimento all’interno dell’ambiente domestico.
Il nostro lavoro, in conclusione, ha messo in evidenza senza entrare nello specifico i benefici dell’attività fisica.
Ecco. Oggi preferirei dilungarmi un pochino di più sull’importanza dello sport, che é strumentale all’acquisizione di un corretto stile di vita.
Tale concetto contrasta – ahimè – con la sedentarietà, dovuta alla dipendenza sempre maggiore da cellulare e tablet che ormai contraddistingue tutte le fasce d’età e contribuisce non poco anche all’epidemia di obesità infantile che purtroppo ha coinvolto anche la nostra provincia.
La primavera è ormai alle porte e si entra nella stagione della “vita”; è il momento in cui la Natura tutta reca un messaggio di rinnovamento e di risveglio dopo le lunghe notti invernali. Con la bella stagione ritorna la voglia di rimettersi in forma e seguire un’alimentazione più leggera e adatta; purtroppo allo stesso tempo nella maggior parte dei casi si rende conto dei chili di troppo accumulati durante l’inverno. La formula magica per togliere i chili di troppo e arrivare all’estate perfetti alla prova costume non esiste, ma é necessario mettere un po’ di ordine ai mille consigli che arrivano dai giornali e dalle proposte televisive. Solo combinando una dieta adeguata con un’attività fisica costante e regolare si innesca un meccanismo ormonale positivo che permette al nostro corpo di togliersi dai punti principali di accumulo quella brutta parola che si chiama grasso. Un’ottima soluzione per bruciare grassi – associata, lo ripeto, ad una corretta alimentazione – è l’attività aerobica, che può essere eseguita con vari mezzi e metodi. Possono essere eseguite camminate sostenute in saliscendi, gite in bicicletta o mountain bike, jogging nei parchi, macchine aerobiche e corsi di aerobica e step a basso impatto in palestra e nuoto (se si possiede una buona tecnica). Tutte queste attività vanno eseguite regolarmente per 3 o 4 volte la settimana, meglio se alla stessa ora, per 1 ora circa, naturalmente in base al livello di partenza. Insieme all’attività aerobica può essere eseguito anche un programma di potenziamento minimo per addominali, pettorali, arti superiori e arti inferiori per aumentare la tonificazione migliorando, così, la massa magra (muscolo).
Sembra poco, eppure se una persona vuole davvero migliorarsi, basta iniziare e crederci. Basta una tuta, un orologio, magari un compagno di viaggio e i risultati vengono da soli.
Inoltre, supportata da un’alimentazione adeguata, numerosi studi hanno dimostrato che l’attività fisica, oltre a permettere una perdita di peso più efficace e piacevole, svolge un ruolo fondamentale anche nella prevenzione di alcune patologie. Attività di carattere aerobico (cammino, corsa, nuoto, bicicletta o cicloergometro, ergometro a braccia, acquagym, aerobica, step), con una frequenza da 3-5 volte alla settimana, una durata variabile dai 20 ai 60 minuti ed uno sforzo muscolare pari al 40-70% del massimo teorico induce una riduzione media dei valori pressori sistolici e diastolici di 4-10 mmHg, sostanzialmente sovrapponibile all’effetto di una monoterapia farmacologica anti-ipertensiva.
L’attività fisica aerobica praticata ad un’intensità medio-alta è in grado di aumentare la frazione HDL e quindi il colesterolo buono. In questo modo il colesterolo totale aumenta, ma il rapporto LDL/HDL e quindi il rischio cardiovascolare diminuiscono.
Inoltre costituisce un fattore determinante nel promuovere l’entità del picco di massa ossea ed anche nel rallentare la perdita che si verifica, nelle donne, dopo la menopausa. Tale attività risulta essere determinante in età giovanile, ovvero nel periodo in cui il tessuto osseo risponde attivamente alle sollecitazioni.
Pertanto in conclusione, a fronte di un’offerta sempre più varia di diete particolari e prodotti dimagranti, il modo migliore per assumere un corretto stile di vita e sentirsi realmente “in forma” resta quello più antico: combinare l’esercizio fisico alla riduzione dell’apporto calorico.