a cura del dott. Stefano Scafuri
Quale frutta si può mangiare? Quale fa ingrassare? In quali quantità? Quando? Con la buccia o senza? La frutta è un alimento presente in tutte le diete, ricca di sali minerali, vitamine, acqua, fibre e fruttosio. È un ingrediente fondamentale per il nostro organismo, ideale da consumare tutti i giorni.
Ancora di più in estate, viste le alte temperature, la frutta è indicata per reintegrare i liquidi persi e per tenere sempre idratato il nostro organismo: caratteristica fondamentale per il benessere psicofisico. Analizzando i frutti stagionali, vale la pena concentrarsi su quelli più indicati per chi sta seguendo una dieta o comunque vuole farsi trovare pronto all’appuntamento con la prova “costume”. Quando andate al mercato o al supermercato mettete nel vostro carrello fragole, anguria, pesche e albicocche e consumatene almeno una porzione al giorno.
Gli elementi contenuti all’interno sono il carburante da cui attingere benessere.
L’anguria è uno degli alimenti più dissetanti e rinfrescanti in assoluto, costituita da oltre il 93% di acqua, fornisce poche calorie (16 per 100 grammi di prodotto), fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio (rispettivamente, 112, 11 e 10 mg/100g di prodotto) e da un punto di vista bromatologico si contano all’incirca 3,7 grammi di zuccheri per etto di frutto, 0,4 di proteine e 0,2 di fibre. Ecco quindi che può risultare utile, nelle giuste quantità, per un soggetto che sta seguendo un programma alimentare anche se è sconsigliato l’abuso per i soggetti diabetici.
Le fragole, costituite al 90% di acqua, apportano pochissime calorie (30 ogni 100 g) e non contengono grassi saturi, colesterolo o sodio. Presentano diverse proprietà benefiche per l’organismo in quanto alcuni studi mostrano un effetto di protezione verso il colon. Apportano, inoltre, anche una buona dose di calcio, indispensabile per prevenire l’osteoporosi e grazie alla notevole quantità di antiossidanti può contrastare la produzione di radicali liberi.
Le albicocche sono frutti ricchi di acqua vitamine, sali minerali e fibra alimentare. L’apporto energetico (derivante in prevalenza dai glucidi semplici) è tra i più bassi dell’intera categoria (28 ogni 100 gr). La ricchezza di questi frutti è scritta nel loro colore: quel tipico arancione, con una punta di rosso, indica che l’albicocca è ricca di betacarotene e ricchissima di vitamina A (indispensabile per la corretta crescita e la riparazione dei tessuti epiteliali, in sostanza, per la salute della pelle). Ovviamente quando si parla di frutta s’intende la frutta fresca, non conservata. La frutta sciroppata o surgelata non è, in alcun modo, da prendere in considerazione e quindi attenzione, per esempio, alle albicocche sciroppate che sono cotte, e pertanto non contengono la stessa concentrazione di vitamina C del frutto fresco; inoltre, essendo immerse nello sciroppo, apportano quantità di zuccheri semplici e calorie totali decisamente più elevate rispetto alla materia prima. Le pesche sono ricche di fibra insolubile e apportano poche calorie: solo 25 in 100 grammi, nocciolo escluso. Contengono tantissima acqua (il 90%); sali minerali come ferro e potassio; fibre; vitamina C (circa il 10% del fabbisogno quotidiano); provitamina A (il 50% dell’apporto quotidiano consigliato). Possono essere un buon disintossicante perché leggermente lassative e diuretiche e rappresentano una barriera protettiva per occhi e pelle per merito del betacarotene (che nell’organismo si trasforma in vitamina A). Le pesche sono un frutto facilmente digeribile, dunque molto adatta alle donne in gravidanza, a chi soffre di gastriti iposecretive, di insufficienza epatica e di patologie intestinali.
La dose giornaliera media (RDA) è fissata in 2-3 porzioni di frutta (circa 150-200 gr). La sua reperibilità e il basso costo fanno sì che venga considerato l’ideale “spezza-fame” per una corretta merenda mattutina o un pratico spuntino pomeridiano. Il consiglio base è sempre quello di mangiare la frutta senza buccia e non troppo matura in modo da evitare fenomeni di meteorismo, ovvero di un eccesso di gas intestinale eventualmente dovuto al sorbitolo, zucchero presente naturalmente nella frutta (in particolare mele, prugne secche, pere, pesche), che può causare spasmo e distensione dell’addome. Vi lascio, è arrivata l’ora di iniziare a sbucciare.