a cura del dott. Stefano Scafuri
La nocciola, frutto del nocciolo – più propriamente Corylus Avellanae – è un tipo di frutta secca che, grazie al suo eccezionale gusto e alle sue proprietà benefiche e terapeutiche, trova largo impiego nell’industria alimentare, in particolar modo in quella dolciaria, e nel campo della cosmetica e del benessere.
A tale frutto si associano ottime terapeutiche infatti le nocciole, insieme alle mandorle, sono tra i frutti più ricchi in vitamina E (100grammi di nocciole contengono circa l’86%) fondamentale per proteggere la pelle dai raggi ultravioletti, dall’invecchiamento precoce e dall’eventuale insorgere di tumori.
Strategico ne è il consumo per regolare il colesterolo grazie alla presenza di grassi essenziali, omega-6 e omega-3, in grado di contenere i livelli del colesterolo LDL (low density lipoprotein). In aggiunta, la presenza dell’acido oleico consente di innalzare i livelli di colesterolo “buono” HDL (high-density-lipoprotein).
Le nocciole possono essere considerate come strumento di prevenzione per il sistema cardio-vascolare poiché contengono fitosteroli e la notevole presenza di Sali minerali, tra cui il manganese, potassio, zinco, calcio, magnesio e rame, la rende un ottimo integratore energetico naturale. Il magnesio, in particolare, aiuta a regolare i livelli di calcio nel sangue, a combatte la stanchezza, i crampi e l’affaticamento e insieme al manganese apporta benefici alle ossa e alle articolazioni.
Possono essere considerate ottime alleate del sistema nervoso grazie alla presenza delle vitamine del gruppo B. Queste vitamine sono, infatti, necessarie per la creazione della mielina, che aumenta l’efficacia degli impulsi nervosi, per la sintesi della serotonina, della melatonina e dell’epinefrina, neurotrasmettitori del sistema nervoso. Da consigliare è dunque il consumo per alleviare lo stress, l’ansia e combattere la depressione.
Le nocciole sono semi oleosi, quindi particolarmente ricchi di grassi sono molto utilizzate nei regimi alimentari di tipo: Macrobiotico e Dieta a Zona. Per il discreto contenuto in proteine (tenendo in considerazione che si tratta di un alimento vegetale), le nocciole risultano un valido sostituto degli alimenti plastici di origine animale; ovviamente, né la quantità, né il valore biologico sono vagamente paragonabili a quelli, per esempio, della carne. Ad ogni modo, la possibilità di associare più fonti proteiche vegetali, se ben ponderata, assicura la copertura del fabbisogno di amminoacidi essenziali anche attraverso un regime dietetico vegano. Le nocciole possono essere utilizzate per completare l’apporto lipidico della dieta; potrà sembrare strano, ma alcuni regimi alimentari necessitano di fonti lipidiche alternative all’olio per raggiungere anche solo il 25-30% delle calorie totali. Notevole anche la concentrazione di fibre alimentari, importanti per prevenire la stipsi; considerato il loro elevato apporto calorico (628 calorie ogni 100 grammi di prodotto), consiglio di consumarle con moderazione (10-20 grammi), possibilmente lontano dai pasti principali e magari associandole a un frutto polposo (come kiwi o mela). Le nocciole ,come detto, sono molto utili , grazie all’omega 9 e i ai fitosteroli, all’alimentazione del soggetto ipercolesterolemico e non risultano controindicate in caso di ipertensione, iperuricemia e ipertrigliceridemia (È bene tenere a mente che spesso tali patologie metaboliche derivano primariamente da una condizione di obesità). Infine bisogna considerare che le nocciole sono alimenti potenzialmente allergizzanti, ragion per cui dovrebbero essere escluse anche dalla dieta della nutrice e da quella dell’infante.