I Medici per l’Ambiente e i Comitati Civici scendono in strada per denunciare una situazione, ormai intollerabile, che coinvolge la nota frazione nolana, Polvica, che è territorialmente estesa nella piana di Boscofangone ed è amministrata da più Comuni: Nola, Roccarainola, Cimitile, fino a San Felice a Cancello. Qui gli aitanti sono scesi in piazza, tra loro anche bambini che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella chiedendo più attenzione per la loro terra. Polvica è circondata da cave dismesse e non, che emettono polveri sottili nell’aria che provocano malattie come allergie e respiratori. È una battaglia che si combatte da anni con appelli allo Stato e Regione. Appelli inascoltati in quanto il nolano, una volta Campania Felix, e poi diventata “una testa di mezzo” come disse Domenico Montanaro o “La Striscia di Gaza della Campania” definizione data da Gennaro Allocca, noto avvocato del Comitato civico difesa di Riccardino. A lui si aggiunge il dottor Gennaro Esposito dei medici per l’Ambiente che si batte con l’associazione Asso Camapania Felix per denunciare questi misfatti. Ma bisogna denunciare un altro paradosso che parla di una Polvica amministrata per bene dalla citta’ capofila che è Nola, ma lo dice solo la maggioranza ma i cittadini la pensano diversamente. A Polvica si parla di realizzare strutture come il carcere e l’impianto di Compostaggio ma ai cittadini interessa ben poco o per niente. Intanto come la cava Marinelli a Casamarciano anche a Polvica si cerca di bloccare questo fenomeno, ma a lottare sono sempre i soliti: AssoCampania Felix, ANTA, Comitato difesa, ma la politica è sempre più disarmante. Nicola Valeri