“Unguento unguento portami al noce di Benevento sopra l’acqua e sopra il vento e sopra ogni altro maltempo”. E’ la formula magica riportata dalle donne accusate di stregoneria, durante i processi realmente celebrati dai Tribunali dell’Inquisizione. “E’ la notte delle streghe”. Nulla di surreale: è la manifestazione promossa dalla Pro Loco di Altavilla, in collaborazione con il patrocinio del Comune e dell’Unpli di Avellino, serata prevista per sabato 13 luglio. “La notte delle streghe” trae ispirazione dalla leggenda delle streghe di Benevento, diffusa in Europa a partire dal XIII secolo e che ha portato fama alla città sannita. La credenza popolare vede Benevento come “la città delle streghe”, la patria scelta per i “sabba”, i loro incontri. Una credenza tra realtà e immaginazione. Secondo le testimonianze i sabba si celebravano intorno al Noce, un grosso albero dalle qualità nocive. Sono svariate le ipotesi sulla sua ubicazione. La leggenda non esclude che potessero essere più di uno. Alcune versioni vedono il noce ubicato sulla strada per Avellino e che le streghe, di notte, spiccassero il volo pronunciando una frase magica, a cavallo di una scopa, in simbiosi con pioggia e vento. Ai sabba sotto il noce le streghe organizzavano banchetti, danze, orge con spiriti e demoni, il tutto portato in scena durante la serata, alle 21:30, circa. Lo stesso patrono di Altavilla raccontava: “Elli fu a Roma uno famiglia di cardinale, el quale andando a Benivento di notte, vidde in sur una aia ballare molta gente, donne e fanciulli e giovani, e così mirando elli ebbe grande paura”. Da qui la credenza medievale di un patto tra demonio e streghe. Dopo le riunioni, secondo la credenza popolare, le streghe seminavano l’orrore: il popolo le additava come responsabili delle sciagure, e senza mezzi termini affermava che dovevano essere sterminate. Ecco che la Chiesa inizia una vera e propria lotta per eliminare la religione pagana e l’influenza demoniaca sul popolo. Inizia “la caccia alle streghe”, donne seducenti ed ammalianti. Ma destinate a non sopravvivere. Bruciate, mandate al patibolo o comunque punite con la morte con metodi atroci. Questa era la loro fine. Fine inscenata, alle 22:30, da una ricostruzione teatrale di un antico processo alle streghe, coinvolgente ma sicuramente carico di drammaticità. Ma l’evento culminante e suggestivo di questa notte, sarà il “processo alla strega” e la sua “fine”.