“Nei giorni scorsi gli organi di informazione locale hanno diffuso la notizia che all’Alto Calore, non è stato erogato lo stipendio ai dipendenti. I sindacati, per questo, sono in agitazione ed è diffusa la preoccupazione circa il futuro dell’azienda. Dunque, i rischi che avevo rappresentato nel corso della conferenza stampa in merito al bilancio dell’ente di Corso Europa e riguardo alla condizione di pesante sofferenza finanziaria che lì si vive, non erano frottole. Mi ero attenuto ai numeri del bilancio e i numeri, quando si sanno leggere, dicono sempre la verità. Di fronte alla realtà delle cose, di fronte alle “repliche” dei fatti, servono davvero a poco i toni rassicuranti e trionfalistici con cui il Presidente Lello De Stefano, prima, e il Partito Democratico, dopo, avevano replicato alle mie affermazioni. Come si vede, si rischia di fare brutta figura. All’Alto Calore le cose non stanno affatto bene, peggiorano di anno in anno e il futuro è tutt’altro che roseo. Questa situazione serve ad aprire le porte ai privati? Mi auguro davvero che non sia così, perché si tratterebbe di una scelta sciagurata per i lavoratori, per gli utenti e per l’Irpinia”. E’ quanto afferma il coordinatore provinciale di Sel Raffaele Aurisicchio.