«Ho incontrato ieri mattina una rappresentanza degli idonei della graduatoria del concorso per quattrocento (poi incrementato di ulteriori ottantuno unità) vice-ispettori del Corpo Forestale dello Stato pubblicata nel luglio 2014 e, dopo la cessazione del Corpo conseguente la sciagurata riforma Renzi-Madia, non riconosciuta dall’Arma dei Carabinieri.
«Nella stessa mattinata, ho incontrato anche il dott. Alessandro Cerofolini, dirigente MIPAAFT e responsabile della FeRFA (Federazione Rinascita Forestale Ambientale), associazione che opera per la ricostituzione del Corpo, a testimonianza della mia partecipazione alle questioni che hanno coinvolto il prestigioso comparto forestale.
«La Lega è in prima linea per trovare una soluzione adeguata a tutte le criticità della riforma del Pd che ha spazzato via il Corpo Forestale dello Stato, di fatto militarizzando il personale assunto in forma civile e mediante concorso pubblico, non riconoscendone, infine, in alcun modo i diritti acquisiti. In attesa poi della sentenza in merito alla legittimità della riforma, prevista per il mese di marzo, sarà importante agire con sensibilità nel rispetto della sentenza e nell’interesse del personale ex CFS, riconoscendo la dignità, il decoro e le funzioni della Forestale senza dimenticare la sua specificità storica come corpo di polizia ad ordinamento civile».
Lo dice il senatore della Lega Claudio Barbaro (eletto nel collegio plurinominale Campania 1 – Avellino, Benevento, Caserta), capogruppo in Commissione Cultura di Palazzo Madama.