L’appello del Papa per una grande misura di clemenza, in occasione del prossimo Giubileo, va rispettato , ma non necessariamente condiviso,e ripropone con forza anche le condizioni di sovraffollamento e di vivibilità delle nostre carceri , problemi questi di stretta attualità che meritano attenzione e ,possibilmente, soluzione. Diversa è l’ipotesi di un’amnistia o di un indulto o, peggio ancora, di un provvedimento congiunto, di amnistia e indulto, che non sarebbe compreso e condiviso dal Paese – così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo.Vi è in Italia un forte sensazione di insicurezza, reati piccoli e grandi, alcuni caratterizzati, fra l’altro, di inaudita ferocia, fanno, giustamente, emergere la necessità di pene più severe e, soprattutto, certe. Sconti di pene, benefici vari, ed altri provvedimenti, già attenuano di molto le pene e, a giudizio del Partito Pensionati, provvedimenti come l’amnistia o di indulto, sono una offesa alle vittime a cui, prima di pensare a chi è,comunque, responsabile di reati,è giusto pensare a chi è stato vittima di quei reati .Di tutto ha bisogno il nostro Paese, tranne che di eccesso di “buonismo” e la eventuale rinuncia, per alcuni tipi di reato, dello Stato a punire o a cancellare ,in tutto o in parte, sempre per alcuni tipi di reato , una pena già inflitta , sarebbe un pessimo segnale ,per la tanta gente onesta del nostro Paese , che si aspetta dallo Stato, una più incisiva lotta contro il crimine.