Ormai siamo nel vivo della campagna referendaria sulla riforma costituzionale voluta da Renzi – Boschi che giuristi, costituzionalisti e semplici cittadini stanno definendo DEFORMA. Il Comitato per il NO, promosso a livello nazionale dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, muove i suoi primi passi anche nella provincia di Avellino.
Il comitato per il NO, costituito il 19 settembre del 2016 è promosso, ad Avella, da Antonio Tulino, Orsola Montanile, Rosa Gimmelli, Fulvio Cervellone, Biagio Morelli, Pellegrino Palmieri, Mario Montanile e Fabrizio Montella.
La porta è aperta a tutti i cittadini attivi. Tutti sono invitati a partecipare alle iniziative che il comitato metterà in atto a partire da domani 27 ottobre nella prima riunione del Promotori.
Il presidente del Consiglio Renzi ha presentato il Referendum come suo. Come plebiscito sulla sua persona e sul suo governo. Sarebbe, questa, la strada più impropria per dare vita ad un Referendum, che la nostra Costituzione presenta come mezzo efficace e diretto di partecipazione. Nel caso delle riforme costituzionali, fra l’altro, non è previsto il quorum. Come dire, la Costituzione è di chi si attiva. Per questa ragione, intendiamo attivarci in prima persona, perché la Costituzione non è faccenda governativa, né, tantomeno, plebiscitaria. E’ nostra. Il problema non è essere a favore o contro il governo. Il problema è esprimere consenso o dissenso rispetto a questa riforma deformante, che indebolisce i poteri del Parlamento, accentra poteri nel governo e fa del Senato un docile strumento nelle mani dei governi di turno.
Troppe sono le semplificazioni propagandistiche che abbiamo ascoltato in questi mesi di campagna elettorale permanente. Il nostro vuole essere un lavoro di segno diverso, facendo informazione capillare e trasparente. Le prime iniziative del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Avella vanno in questa direzione: INFORMARE per potere decidere in piena coscienza.
Chiediamo alla Stampa la massima collaborazione. Senza pluralità nella informazione, con altoparlanti governativi a pieno volume, la salute della nostra democrazia repubblicana si fa incerta.
Il delegato per il Comitato per il No Fabrizio Montella