Ancora un furto al Liceo Artistico-Scientifico “De Luca” di Avellino. Il dirigente scolastico, Maria Rosaria Siciliano, consegna le chiavi dello stabile al presidente della Provincia, a causa della mancata messa in sicurezza, che espone la struttura e ed i reperti in esso conservati a continui raid. Dopo tre anni, si è ancora in attesa dei lavori di ristrutturazione necessari.
Nella giornata di oggi è stato riscontrato l’ennesimo furto ai danni dell’Istituto De Luca, presso i locali della sede storica di Via Tuoro Cappuccini, in particolare nell’ala anteriore, oggetto di lavori di ristrutturazione.
“Recatami sul luogo – ha affermato la dirigente scolastica, Maria Rosaria Siciliano – ho riscontrato, insieme ai miei collaboratori, che sono stati sottratti attrezzi ginnici e libri di valore storico, custoditi nella preziosa biblioteca della scuola, le cui porte di accesso, benché da noi chiuse a chiave, erano state aperte. Anche la porta dell’Aula magna risultava aperta. Non abbiamo, comunque, riscontrato segni di effrazione, né è scattato l’allarme perimetrico della scuola. Se ne deduce, pertanto, che chi è entrato abusivamente nella scuola, fosse in possesso dello spinotto di disattivazione dell’impianto. Di quanto accaduto sono state ovviamente informati gli organi di polizia”.
“E’ davvero sconfortante – ha proseguito la dirigente – che nonostante avessimo più volte richiesto, durante i numerosi colloqui intercorsi negli ultimi tre anni con la Provincia, che la scuola fosse sottoposta a videosorveglianza, mettendo in sicurezza la biblioteca ed il museo storico dell’istituto, nessuna misura cautelativa è stata assunta. Tra l’altro, nella sede di Tuoro Cappuccini, lasciata libera in attesa di lavori di ristrutturazione che tardano ad essere eseguiti (soltanto nel mese di settembre sono stati appaltati gli interventi), è ospitata anche un’esposizione permanente con ceramiche risalenti alla Scuola Regia, nonché un arazzo che risulta essere il secondo più prezioso in Italia. Da parte nostra, ci eravamo fatti carico di sostenere le spese di sorveglianza, incaricando una ditta di vigilanza, alla quale a questo punto abbiamo deciso di revocare il servizio, atteso che in tali condizioni diventa inutile”.
“Per queste ragioni – conclude la professoressa Siciliano – si ritiene opportuno consegnare all’Amministrazione provinciale le chiavi dell’edificio in dotazione all’istituto, sollevando la Dirigenza da responsabilità civili e penali, per eventuali furti o danneggiamenti, nell’auspicio che possa esservi un intervento risolutivo da parte delle istituzioni preposte”.