Dietrofront, ennesima gaffe, fallimenti e flop. Un uso comune di vocaboli per testate locali che hanno incorniciato le dichiarazioni di un consigliere di opposizione in merito alla pubblica illuminazione e alla delibera dirigenziale 1060/2018 finita al centro delle cronache. Una decisione, quella adottata, che poteva essere presa solo dopo l’avvenuta sottoscrizione del contratto, così come le verifiche praticate che potevano essere effettuate solo dopo l’affidamento ufficiale. Invece titoli di dietro front, di flop e di virgolettati pesanti, hanno evidenziato la “sensazionale” notizia, senza chiedere ai diretti interessati le motivazioni del provvedimento adottato. Una “informazione” sincronizzata alla quale rispondo:
“Non è stato un dietrofront ma un passo in avanti. Non si è trattato di un annullamento della procedura ma una conferma di aggiudicazione al Consorzio che lo scorso 19 novembre ha sottoscritto il contratto perché in possesso di tutti i requisiti. Non si è trattato di un annullamento dell’affidamento che continua a persistere in capo al Consorzio Fenix, in quanto concessionario che provvederà alla gestione dell’impianto di pubblica illuminazione come per legge. Con la determina 1060/2018 del 30 novembre si è provveduto ad annullare in autotutela una presa d’atto e non l’aggiudicazione dei lavori. Nulla toglie che il Consorzio, in qualità di aggiudicatario e concessionario, possa riorganizzare la propria società di progetto prevista per legge, di cui l’art. 184 del Codice dei Contratti e consentirne il subentro nella gestione operativa del contratto di concessione in capo a Fenix. Tutto ciò dimostra chiaramente che non si fanno gli interessi di nessuno, ma solo gli interessi della collettività in quanto, laddove questa amministrazione ravveda un possibile vizio di legalità è pronta, immediatamente, ad attuare i propri poteri di autotutela conferiti alla Pubblica Amministrazione. In ordine ai pagamenti eseguiti vanno riconosciuti a chi ha operato. Di fatto nel dispositivo dirigenziale 1060/2018 del 30 novembre, è chiaramente riportata la dicitura fatto salvo gli effetti già maturati all’adozione del presente atto. Corre l’obbligo ricordare che la società di progetto è stata creata ad hoc dal concessionario e pertanto i pagamenti sono direttamente fatti al Consorzio concessionario di fatto”.