Aperti al traffico veicolare un nuovo cavalcaferrovia e una viabilità alternativa tra i comuni di Angri e Scafati. Presenti al taglio del nastro il Sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, la Commissione Straordinaria del Comune di Scafati e responsabili territoriali di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Le opere stradali, realizzate da RFI, hanno consentito l’eliminazione definitiva dei passaggi a livello di via Salice e di via Palmentello, dove saranno effettuati anche interventi per la costruzione di sovrappassi pedonali. La nuova arteria viaria, lunga circa 600 metri, si estende parallelamente ai binari. A metà strada è posto il cavalcaferrovia che, lungo circa 500 metri di cui 120 in viadotto con 4 impalcati, scavalca la linea Napoli-Battipaglia e si innesta su via Salice. Le nuove strade si sviluppano su carreggiata a doppio senso di marcia, affiancate da marciapiede. Gli interventi rientrano in un più ampio programma di RFI per l’eliminazione dei passaggi a livello per migliorare i livelli di affidabilità del traffico ferroviario e stradale. L’investimento economico complessivo è stato di circa 7 milioni di euro.
Il sindaco dichiara:
“Si tratta di un progetto nato nel 1999 e dopo venti anni trova il suo completamento. Con l’apertura del cavalcavia e della nuova viabilità in via Palmentello, si completa il progetto per eliminare i passaggi a livello presenti sul nostro territorio. Adesso si aspetta la realizzazione dei sovrappassi pedonali. Il territorio di Angri, per la sua centralità, funge da intersezione tra le diverse sedi viarie che negli anni sono state progettate e realizzate e che adesso arrivano a compimento. Si pensi alla 268, una strada che collegherà l’autostrada A3 con l’A30, tra Angri e Palma Campania, e la sua apertura è prevista, secondo le dichiarazioni dei tecnici dell’Anas, entro la fine di quest’anno al massimo nella primavera del 2020. Opere di intersezione che favoriranno una maggiore fluidità del traffico soprattutto con riferimento al traffico pesante. In merito alle perplessità avanzate da alcuni residenti di via Salice, capisco perfettamente che la realizzazione di una nuova strada comporta una modifica dell’equilibrio quotidiano. E’ una innovazione assolutamente invasiva, ma le opere pubbliche di questo genere hanno questa conseguenza e quindi è difficile immaginare di cambiare le proprie abitudini. La protesta è legittima così come è legittima la realizzazione, l’apertura e la conseguente utilizzazione di queste opere che consentiranno di migliorare la vivibilità sul territorio”.