Un corso di base di protezione civile per formare i volontari, per avvicinare i cittadini angresi alla conoscenza dei rischi naturali, per meglio conoscerli, per meglio affrontarli. E’ l’attivita’ proposta dalla Pubblica Assistenza Citta’ di Angri che dal 3 marzo al 21 aprile, ogni sabato pomeriggio, presso la sede dell’associazione sita in via Cervinia nei locali ex primo circolo, formera’ gratuitamente tutti coloro che vorranno partecipare, per approfondire la conoscenza sul sistema nazionale di Protezione Civile, sulla gestione dei rischi in base al piano comunale di PC, sulla gestione delle emergenze, su abbigliamento, tecniche antincendio e di primo soccorso. Un esempio di cittadinanza attiva aperta a tutti coloro che vogliono “offrirsi volontario…”, che vogliono mettere a disposizione il tempo libero per le esigenze della collettivita’.
Sabato 3 marzo, dalle ore 15, si svolgera’ la prima lezione che trattera’ del sistema Nazionale di Protezione Civile, approfondendo la conoscenza di una macchina organizzativa che riesce a reggere le grandi sfide della natura, con una struttura di gestione delle emergenze tra le piu’ efficienti al mondo.
Dichiarazione del presidente della PA Angri Enzo Leopaldo:
“Si parte con un corso di formazione gratuito che sara’ articolato in 9 lezioni e riguarderà tutto il sistema di protezione di civile in base al nuovo riordino. Alle lezioni teoriche saranno affiancate anche lezioni di natura pratica relative all’antincendio boschivo e al primo soccorso. Il corso e’ aperto ai volontari soci dell’associazione ma anche ai liberi cittadini che vogliono conoscere più da vicino la Protezione Civile, il suo modo di operare e soprattutto il modo corretto con cui si affrontare i vari rischi. Dopo gli incendi estivi e la frana dello scorso novembre, abbiamo ritenuto prioritario organizzare appuntamenti di formazione. Una Protezione Civile attiva sul territorio, tra la gente, per far prendere coscienza dei rischi legati all’idrogeologico e al sismico, per farli conoscere meglio, insegnando a saperli affrontare. Al momento la nostra associazione e’ sprovvista di mezzi e attrezzature, ma in questa prima fase investiamo sulla formazione e sulla pratica”.