Il Comune di Angri si difenderà dinanzi alla Corte di Appello di Salerno contro il Consorzio Farmaceutico Intercomunale. Il 28 dicembre 2012 Il CFI citò l’ente a seguito delle decisioni assunte dalla passata amministrazione, di mettere in vendita la farmacia comunale di viale Europa, tramite un’asta pubblica andata deserta. L’azione legale del CFI e la sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore, notificata al comune lo scorso 8 gennaio 2019, hanno costretto l’Ente ad attivare la difesa legale.
L’amministrazione comunale dell’epoca inviava al Consorzio Farmaceutico Intercomunale (CFI) una nota di disdetta della convenzione esistente, di durata decennale, stipulata nel 2002 con scadenza l’8 maggio 2012. Contestualmente veniva disposta la vendita della farmacia di viale Europa, tramite un’asta pubblica che andava deserta. Il CFI citava in giudizio l’ente il 28 dicembre del 2012 chiedendo la somma di Euro 2.977.674,47. La gestione della farmacia da parte del Consorzio continua ancora oggi. Il Comune si costituiva in giudizio il 18 maggio 2013, mentre dell’esistenza di questa vertenza l’attuale amministrazione ne veniva a conoscenza solo con l’invio della sentenza, giunta negli uffici comunali il 2 agosto 2018. Il Comune pensava ad una transazione con CFI, mentre l’8 gennaio 2019 arrivava la notifica dell’atto. La notifica ha fatto scattare il termine dei 120 giorni utili al pagamento. Da qui la decisione di ricorrere in appello. Questa in sintesi l’evoluzione della vicenda. Da aggiungere che dal 2013 il CFI non ha notificato al Comune di Angri nessun documento contabile, malgrado la gestione della farmacia non sia stata mai interrotta. Ricordiamo che la farmacia è di proprietà del Comune di Angri. Con il decreto Legge 35 del 2013, il comune di Angri elaborò un resoconto contabile della situazione debitoria, proponendo un piano di rientro fino a tutto il 2012, senza mai richiedere notizia al CFI dei documenti contabili relativi ai successivi anni di gestione. Con la sentenza di appello l’amministrazione Ferraioli vuole evitare che le somme richieste e forse non dovute, diventino debiti fuori bilancio e possano creare problemi alle casse dell’ente.
Il sindaco dichiara: “Registriamo l’ennesima eredità lasciata dalla passata amministrazione. La responsabilità delle scelte adottate e le superficialità praticate nel gestire tutti i successivi sviluppi delle vertenza, ci hanno costretto a mettere in campo energie che sottraiamo alle nuove attività programmate, attuando azioni legali obbligatorie per salvaguardare gli interessi della nostra comunità che continua a subire le conseguenze delle attività amministrative del passato”.