“È una situazione grave quella che denuncio da anni a riguardo delle carceri campane e che viene confermata dal governo a seguito del mio atto di sindacato ispettivo”.
Con queste parole la senatrice Anna Bilotti interviene sulla risposta ottenuta dal ministro di grazia e giustizia interpellato sulle condizioni sanitarie (e non solo) degli istituti penitenziari campani. L’interrogazione della senatrice, in particolare, scaturiva dalle numerose denunce ricevute in merito alle condizioni sanitarie dei detenuti, spesso privati dell’accesso ai necessari percorsi diagnostici e terapeutici.
“Il ministero innanzitutto di fatto conferma la mancanza di un coordinamento efficace tra Asl, enti locali e comunità terapeutiche che renda pienamente operativo il trasferimento delle competenze sanitarie dallo stato alle regioni avvenuto formalmente nel lontano 2008. Fra le esigenze più immediate, si apprende nella risposta, quella di ‘individuare possibilmente dall’ingresso, le persone con problematiche da dipendenza o con patologie psichiatriche o con rischio suicidario, per attivare immediate azioni di sostegno e per promuovere i necessari interventi sanitari, sociali e psicologici. Ma anche l’assoluta urgenza di adeguare gli organici alle necessità operative degli istituti, non solo legate agli aspetti sanitari.”
Nel documento infatti sono confermate tutte le criticità sia a livello di sovraffollamento (meno di 6000 posti per quasi 7000 detenuti) sia di mancanza di personale (con fabbisogno minimo di almeno ulteriori 116 unità), sia di infrastrutture idonee dimensionalmente e funzionalmente alle finalità detentive, finalità che, ricordiamolo, sono quelle della rieducazione e dalla reintegrazione al lavoro.
“I diritti sono per tutti anche per i detenuti e per tutte le persone che prestano servizio negli istituti di pena – conclude Bilotti – non dimentichiamo che infatti che le condizioni di vita dei detenuti si sovrappongono a quelle lavorative di chi deve occuparsi di loro quotidianamente e con uno spirito di servizio e sacrificio spesso sottovalutato. Alla luce di questo riscontro del ministero continuerò a monitorare il problema sulla base degli impegni già assunti e da assumere nei prossimi mesi, in particolare sul coordinamento delle regioni per l’assistenza sanitaria, sulle nuove assunzioni e sui lavori di ristrutturazione e ampliamento delle strutture”.