Antonello Cerrato: “Su risorse territoriali e ambiente si gioca il futuro dell’Irpinia”.

Antonello Cerrato: Su risorse territoriali e ambiente si gioca il futuro dellIrpinia.

«Un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che valorizzi le risorse locali ed il
territorio. E’ questa la strada che l’Irpinia deve imboccare con determinazione, per
rilanciare l’economia ed offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani». Così
Antonello Cerrato
, candidato alle regionali, per Italia Viva.
«C’è bisogno di un disegno strategico – ha proseguito il consigliere comunale di
Montoro – per arrestare il processo di emigrazione e di spopolamento delle nostre
comunità, che negli ultimi anni sta aggravando la crisi strutturale che ha colpito
l’intero Paese e soprattutto le aree interne. Alle fragilità già esistenti, infatti, si è
aggiunto il peso delle congiunture sfavorevoli, che hanno provocato la chiusura di
fabbriche ed imprese a conduzione familiare. Ormai da tempo, purtroppo, il
problema della sopravvivenza quotidiana è diventato una realtà per molte famiglie.
Occorrono, quindi, interventi sociali urgenti, ma anche l’avvio di una
programmazione che possa invertire la rotta».
«La provincia di Avellino – ha sottolineato Cerrato – ha grandi potenzialità
inespresse. Il patrimonio naturalistico, le bellezze paesaggistiche, i nostri borghi,
insieme ai ritmi di vita più umani di questa terra, ai sapori, ai prodotti di eccellenza
dell’agricoltura e del settore alimentare, ma anche il coraggio e la lungimiranza di
tante persone, che vanno avanti nonostante le difficoltà che ci circondano e che
talvolta sono artefici di realtà eccellenti che si impongono nel panorama nazionale ed
internazionale. E’ da qui che occorre ripartire. Con l’aiuto delle tecnologie digitali
possiamo rompere l’isolamento e candidarci a diventare un modello di vivibilità, di
lavoro decentrato e di servizi avanzati, recuperando pienamente la nostra identità. La
priorità, dunque, è mettere in piedi un Piano di intervento, aprendo un confronto
produttivo con le forze sociali, le categorie e l’associazionismo».