Appello del Dott. Salvatore Alaia al Ministro: Una Vicenda Paradossale per il Centro Autistico di Contrada Valle Avellino

Appello del Dott. Salvatore Alaia al Ministro: Una Vicenda Paradossale per il Centro Autistico di Contrada Valle Avellino

Il Dott. Salvatore Alaia, già Sindaco di Sperone, ha lanciato un appello accorato al Ministro degli Interni, esprimendo il suo profondo rammarico per una situazione che si protrae da oltre un decennio riguardo al Centro Autistico di Contrada Valle Avellino. La questione, che coinvolge diversi attori istituzionali, è rimasta irrisolta nonostante gli sforzi e i tentativi di concertazione nel corso degli anni.

Nel suo intervento, Alaia sottolinea che la burocrazia ha prodotto solo parole e discussioni infruttuose senza apportare cambiamenti concreti. Gli enti coinvolti – il Sindaco di Avellino, l’ASL di Avellino, la Regione Campania e i Prefetti – hanno organizzato tavoli di concertazione che non hanno portato a risultati tangibili, limitandosi a gestire la questione con dichiarazioni e promesse senza seguito.

Alaia fa appello alla sensibilità del Ministro, ricordando l’importanza del ruolo del Prefetto nel promuovere il benessere sociale e garantire l’integrazione delle fasce più deboli. Secondo Alaia, il Prefetto dovrebbe agire come un interlocutore affidabile per risolvere le problematiche, e la società civile si aspetta da lui una guida ispiratrice per trovare soluzioni concrete.

Nel suo scritto, Alaia esprime la sua consapevolezza che la nomina a Prefetto avviene su proposta del Ministro degli Interni e per Decreto del Presidente della Repubblica, ma chiede comunque un intervento autorevole per porre fine a una situazione che è stata trascurata per troppo tempo. La mancanza di risposte concrete da parte degli organi preposti ha portato a una situazione di stallo che richiede urgentemente attenzione e risoluzione.

Il Dott. Alaia conclude il suo appello con un ringraziamento anticipato per il impegno del Ministro, confidando nella sua tenacia e nella sua connessione con la terra irpina, per restituire dignità a una popolazione che ha sofferto a causa di scelte inadeguate e inefficaci.