L’attivista Luciano Angrisano, noto per il suo impegno nella tutela dell’ambiente e degli animali, lancia un accorato appello ai proprietari di animali domestici: “Non abbandonate il vostro animale!”. Con l’arrivo dell’estate, si riapre la dolorosa piaga dell’abbandono degli animali domestici sulle strade, un problema che contribuisce ad aggravare il fenomeno del randagismo, diffuso in tutta Italia, dal nord al sud e nelle isole.
Il randagismo rappresenta una questione seria e complessa. I cani vaganti sono spesso il risultato di abbandoni o della nascita di animali in libertà. L’abbandono, oltre a essere un atto moralmente riprovevole, è un reato punito dall’articolo 727 del codice penale, che prevede l’arresto fino a un anno e una multa tra i 1.000 e i 10.000 euro.
La gestione degli animali randagi è regolata dalla Legge 281/91, che proibisce l’abbattimento dei randagi, eccetto per eutanasia in caso di malattie incurabili o grave pericolosità. La legge stabilisce anche una rete di assistenza gestita dai Comuni e dalla Polizia Municipale. I cani trovati sono portati in canili sanitari; quelli identificati tramite tatuaggio o microchip possono tornare ai proprietari, mentre gli altri, una volta curati, vengono trasferiti ai canili rifugio in attesa di adozione.
Nel 2016, il Ministero della Salute ha registrato 88.862 cani entrati nei canili sanitari, ma questi numeri non riflettono completamente il fenomeno degli abbandoni, poiché includono anche animali smarriti che ritornano ai loro padroni. Il numero effettivo degli abbandoni è probabilmente più alto, considerando gli animali che non vengono recuperati perché morti, dispersi o tornati a uno stato selvatico.
In Italia ci sono circa 1.200 canili, di cui 766 sono canili rifugio, 434 sanitari e 144 adibiti a entrambe le funzioni. La maggioranza dei canili si trova al sud (44%), seguita dal nord (37%). I canili ospitano circa 115.000 cani, con un costo giornaliero per animale di 3,50 euro, che si traduce in una spesa annuale di circa 1300 euro per cane. Complessivamente, la spesa nazionale per la gestione dei canili è di poco inferiore ai 150 milioni di euro all’anno. Le regioni che spendono di più sono la Puglia (26,4 milioni) e la Campania (21,2 milioni) nel 2017.
Luciano Angrisano sottolinea l’importanza di non abbandonare gli animali domestici, invitando i proprietari a prendersi responsabilmente cura dei loro compagni a quattro zampe. Il randagismo non è solo un problema etico, ma comporta anche costi elevati per la società e mette a rischio la sicurezza degli animali stessi. Angrisano conclude con un appello alla sensibilizzazione e alla responsabilità, affinché nessun animale venga più abbandonato.