A chiedere il ricorso al TAR Campania sono stati gli Ordini degli Architetti PPC di Avellino, Salerno, Benevento e Caserta in seguito all’approvazione in Giunta Regionale, delle “Linee Guida per la ragionevolezza delle spese tecniche”, per i PSR. Approvazione avvenuta successivamente all’istituzione di un tavolo di lavoro, al quale non sono stati chiamati gli Ordini professionali e dove sono stati definiti i parametri remunerativi dei professionisti, in questo caso, architetti, da coinvolgere nella redazione dei progetti. Il risultato è stato la definizione di parcelle sottostimate che non prendono in considerazione la diversità degli eventuali interventi da svolgere, che possano quindi essere, senza fare differenza, su una piccola casa colonica piuttosto che rivolti ad un monumento all’interno di un borgo rurale. Per tanto, in seguito alla definizione di tali linee guida, gli Ordini degli Architetti delle varie province campane hanno chiesto ricorso al TAR.
Ricorso approvato dal Tribunale Amministrativo Regionale, che prevede una riesamina da parte della Regione Campania dei provvedimenti dirigenziali impugnati con la riattivazione dei procedimenti ai quali dovranno prendere parte anche gli esponenti dell’Ordine professionale. Il TAR inoltre, ha fissato per il 20 dicembre 2018 la trattazione del merito del ricorso all’udienza pubblica. La Regione Campania ha tempestivamente, preso contatto con gli Ordini ricorrenti per la richiesta di un incontro.
“Come Ordine abbiamo un impegno morale che è quello di difendere i nostri diritti e di tutta la categoria – dice Erminio Petecca Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Avellino – dobbiamo essere attenti alle problematiche che viviamo esercitando la professione in questo difficile momento storico ed è indispensabile difendersi dalle disattenzioni. Spero che non ci vengano a dire che poi siamo noi a rallentare le procedure per i finanziamenti”.
A tal proposito, sono state inoltrate le diffide per il Comune di Aiello del Sabato e per la Comunità Montana del Partenio – Valle Lauro in seguito alla richiesta, da parte di questi, di una short list di professionisti con incarichi ad “obiettivo”.
In netto contrasto con la vigente normativa di settore, tali enti intendono istituire uno specifico elenco di professionisti disposti a candidarsi per l’affidamento di incarichi di progettazioni PSR, per affidamenti inferiori a €100.000. I candidati dovrebbero rendersi disponibili a partecipare a procedure di affidamento ad “obiettivo” il cui compenso risulta subordinato al raggiungimento dell’ammissione al finanziamento del progetto. Al riguardo va precisato che il mancato ottenimento del finanziamento di un progetto non dipende solo dal professionista che lo redige ma anche da tante altre variabili, come ad esempio la limitata disponibilità dei fondi stanziati o una carente documentazione amministrativa. Inoltre, le graduatorie PSR, vengono elaborate sulla scorta di punteggi ben definiti da assegnare al progetto, connessi alle caratteristiche dei territori e agli adempimenti della stazione appaltante e non dipendono quindi dal progetto realizzato dal professionista.
“Le Amministrazioni – continua Erminio Petecca – dovrebbero avvalersi dell’esperienza e della professionalità dei professionisti non la mortificazione di una professione attraverso modus operandi discriminanti”.