Per le elezioni suppletive di 10 consiglieri per la governance dei servizi idrici integrati nel Distretto composto da 76 Comuni per una popolazione di un milione e mezzo di abitanti, regge l’accordo a sostegno della lista Pd-Fi, ma con calo di consensi. La lista sostenuta dai Comitati civici per l’Acqua pubblica, con piattaforma nevralgica e programmatica nei Comuni dell’area nolana e dell’area salernitana supera il 37% dei consensi nell’ambito della fascia-A, a cui si rapportano i Comuni con popolazione oltre i 30 mila abitanti, mentre nell’area della fascia-B, a cui si riferiscono i Comuni con popolazione tra i 5 mila e 30 mila abitanti, supera la soglia del 35%.
di Gianni Amodeo
Un voto atteso, con le risultanze di scrutinio che indicano una chiara restrizione della forbice tra la maggioranza e la minoranza per la governance dei servizi idrici integrati nel Distretto sarnese–vesuviano, costituito da 76 Comuni per una popolazione di un milione e mezzo di abitanti. E’ il dato, che consegna l’esito delle elezioni suppletive, per ri-definire l’assetto plenario del Consiglio distrettuale, essendo decaduti da vari mesi per dimissioni e scadenza di mandato ben dieci componenti ; dato per il quale, la maggioranza può contare su 17 rappresentanti e la minoranza su 13. Una nuova configurazione che fa registrare – a livello nazionale e per la prima volta negli organi distrettuali degli organismi preposti ai servizi idrici secondo la normativa generale per il riassetto organizzativo del settore- l’elezione di ben quattro rappresentanti per la minoranza ed espressione dei Comitati civici dei Comuni per l’Acqua pubblica, particolarmente attivi nell’area nolana e in quella salernitana, conferendo all’assetto plenario appena definito un evidente significato politico per la posta in palio, travalicando gli aspetti strettamente amministrativi e gestionali delle competenze funzionali che spettano al Distretto.
E che il confronto sia stato politico, non c’è alcun dubbio; confronto, in cui si sono misurate la lista di matrice trasversale, funzionale all’ inedita intesa siglata dal Partito democratico e da Forza Italia, caldeggiata dai rispettivi gruppi di rappresentanza in Consiglio regionale, e la lista dei Comuni per l’Acqua pubblica, con una linea di discrimine ben netta a connotarne le differenti e opposte scelte di campo.
La prima orientata a sostenere il rapporto pubblico–privato nella programmazione e gestione del delicato e importante comparto dei servizi idrici integrati e, di fatto, alla conservazione della condizione esistente nell’ambito distrettuale, con la Gori società per azioni affidataria della gestione dei servizi dal 2004; la seconda formazione, invece, strutturata con l’obiettivo programmatico finalizzato non solo all’osservanza da garantire al voto referendario del giugno del 2011, con cui la larga maggioranza dei cittadini si pronunciò per la ri–pubblicizzazione dei servizi idrici integrati, ma anche e soprattutto alla messa in liquidazione della Gori Spa, la cui gestione è giudicata notevolmente deficitaria, aggravata dal pesante stato d’indebitamento che supera i 300 milioni di euro. E, per completare, il profilo programmatico sostenuto dai Comuni per l’Acqua pubblica mira alla costituzione di un’Azienda consortile speciale di cui gli Enti locali siano responsabilmente, avendo quale paradigma di riferimento il modello aziendale di Acqua bene pubblico così com’è operativo da oltre quattro anni a Napoli.
Di fatto, è stato un confronto sui generis, a cui la lista dell’intesa Pd–Fi ha dato la sensazione di guardare con relativo “interesse”, con un’ovattata impronta soft, quasi che l’intesa stessa fosse una filiazione aliena da mascherare, mentre la lista dei Comuni per l’Acqua pubblica ha promosso varie iniziative pubbliche d’informazione sulle proprie visioni programmatiche sui territori, che hanno avuto il momento di sintesi nelle convention svoltesi qualche mese fa mese fa a Nola e Casalnuovo.
Come che sia, la novità c’è stata. Il cambio di passo pure, con i Comitati civici per l’Acqua pubblica che mettono a segno un importante riscontro che ne avvalora le iniziative sociali, caratterizzandole con credibilità sostanziale e cristallina coerenza. Ma la vera partita politica sull’intera materia della ri–pubblicizzazione dei servizi idrici è connessa con l’iter che avrà in Parlamento la legge specifica, che ha già superato l’esame in sede di commissione. Una tempistica che coincide con gli appuntamenti elettorali delle “europee” e delle “amministrative” di primavera prossima. E gli appuntamenti elettorali, notoriamente, si prestano alle scelte che spesso finiscono per contraddire quello che sembra lo sbocco coerente delle premesse date e che nella fattispecie non dovrebbero subire deviazioni.
Salvatore Di Sarno, Gianluca Napolitano e Giuseppe Grauso. Le “voci” del Comitato civico dell’area nolana
Ed ecco il prospetto dello scrutinio delle “suppletive”, con criterio di elezione di secondo livello e voto espresso dai sindaci nel seggio allestito nel palazzo della Regione-Campanianel Centro direzionale di Napoli.
Per i Comuni di fascia-A con oltre 30 abitanti, alla lista Comuni per l’Acqua pubblica attribuito il 37,1% pari a 231,800 voti; alla lista Pd-Fi assegnato il 62,9% pari a 393.500 voti.
Per i Comuni di fascia-B dai 5 mila ai 30 mila abitanti, alla lista Comuni per l’Acqua pubblica, assegnato il 35,9% pari a 195.000 voti, alla lista Pd-Fi assegnato il 64,1% pari 349.800 voti.
Per i Comuni di fascia-A, affermazione della lista Comuni per l’Acqua pubblica, con, tre consiglieri eletti, Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma vesuviana, e Gianluca Napolitano e Giuseppe Grauso, giovani professionisti, attivamente impegnati nel Comitato civico dell’Area nolana. Per la lista Pd-Fi, eletti Giovanni Palomba, sindaco di Torre del Greco,Giovanni Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia,Antonio Emiliano Calise,consigliere comunale di Portici dipendente della Gori, Antonio Giulio Sannino, indicato dal sindaco di Ercolano-Buonaiuto- e Luigi Velotta, consigliere comunale di San Giorgio a Cremano.
Per i Comuni di fascia-B, eletto per la lista Comuni per l’Acqua pubblica, Rosario Bisogno consigliere comunale di Mercato San Severino. Per la lista Pd-Fi, eletto Felice Rainone, già coordinatore del Distretto, decaduto a maggio con lo scioglimento del Consiglio comunale di Nola, dal cui sindaco Geremia Biancardi era stato designato per l’importante incarico.