Esperto di programmazione e gestione di società pubbliche, con esperienze di collaborazione nelle attività dell’Anci e della Fondazione Ifel, il neo-responsabile dell’Esecutivo dell’Ente di Camposano succede a Giovanni Trinchese. Le programmazioni dell’Unione europea per il Por 2014\2020 e della Regione–Campania negli obiettivi di rilancio della società pubblica consortile per azioni a cui afferiscono i 18 Comuni dell’area nolana e la Città metropolitana di Napoli.
“Garantito” dai rapporti di rappresentanza del Partito democratico e Forza Italia, l’asse d’ equilibrio politico per l’azione dell’organismo le cui finalità sono correlate con la promozione della coesione socio-economica del territorio.
di Gianni Amodeo
Cambio al “vertice” dell’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana, con la nomina dell’amministratore unico, nella persona del dottor Vincenzo Caprio, laureato in Economia e commercio, che vanta un importante e articolato ventaglio di esperienze professionali nella programmazione e gestione di società pubbliche, con rilevanti attività sia di collaborazione nell’ambito dell’Anci e della Fondazione Ifel, sia di consulenza per varie amministrazioni comunali.
Caprio, ch’è stato assessore nella Giunta–Sodano nel decorso ciclo amministrativo con maggioranza di centro-destra, a Marigliano, succede a Giovanni Trinchese, dottore commercialista, restato in carica nell’ Ente di Camposano per poco più di due anni. Un passaggio di consegne ch’è anche l’effetto indotto dal caso della cooperativa sociale “Eccellenze nolane”, del cui assetto societario nella fase di avvio ha fatto parte proprio Trinchese. E l’Agenzia affidò alla cooperativa agricola formata da giovani, l’attuazione del progetto di sperimentazione per il recupero e la “messa in valore” di una tipicità colturale, qual è quella del pomodoro San Marzano, un tempo diffusa sul territorio inserito nel disciplinare della Denominazione di origine protetta che ingloba un’ottantina di ambiti comunali dell’area sarnese–vesuviana e dell’area nolano-mariglianese appunto.
Un’operazione da realizzare su un terreno agricolo di otto mila metri quadrati, a disposizione della cooperativa, su cui la società intercomunale ha investito una congrua e opportuna azione di sostegno per l’avviamento del percorso progettuale, strutturato con l’appropriatezza della ricerca agronomica per produzioni di qualità, in grado di essere competitive sui mercati. Un’iniziativa di sicuro interesse e valore in sé per l’economia agricola locale, basata sulla pratica di tecniche di coltivazione innovative, ma viziata dalle incompatibilità in capo a Trinchese contestualmente, quale socio della cooperativa e quale amministratore dell’Agenzia che aveva affidato la realizzazione del progetto a “Eccellenze nolane”, il cui cammino- va evidenziato- prosegue con significativi riscontri produttivi, a conferma della validità dell’idea-progetto e del lavoro che profondono i giovani coinvolti nell’iniziativa.
La condizione d’incompatibilità appena delineata innescò- com’era scontato- censure e contestazioni, facendo scattare la richiesta delle dimissioni di Trinchese dalle funzioni esecutive esercitate nella struttura dell’Agenzia; richiesta restata congelata per mesi, fino alla svolta del cambio di guardia che si presta anche alla “lettura” politica sullo stato identificativo dei “vertici” dell’Ente di via Trivice d’Ossa. Una “lettura” che fa risaltare la polarizzazione dell’asse d’equilibrio per la “governance” dell’Agenzia incentrata sul Partito democratico e su Forza Italia; asse, per il quale, non a caso, la presidenza del Tavolo dei sindaci è esercitata dall’avvocato Antonio Carpino, sindaco di Marigliano, in rappresentanza dei dem mentre la designazione del neo-amministratore unico Caprio è stata accolta e recepita dall’assemblea su proposta dell’avvocato Geremia Biancardi, sindaco di Nola, in rappresentanza di Forza Italia.
Al di là dell’alchimia posta in atto per la nomina del neo-amministratore unico, sono di tutta evidenza le ragioni del rilancio programmatico dell’Agenzia, la cui configurazione è funzionale alle politiche di coesione socio-economica e produttiva del territorio, su cui insiste una delle più rilevanti conurbazioni integrate della città metropolitana di Napoli, il cui fulcro è costituito dal sistema Cis–Interporto–Vulcano buono, strategico per l’economia regionale e che potrebbe far parte della mappa delle Zone economiche speciali.
E’ il rilancio, che fa riferimento agli obiettivi prioritari, per i quali oltre dieci anni fa, è stata varata l’Agenzia; una missione istituzionale che finora si è tradotta in attività “minime” e di ridotta visione rispetto al presente e al futuro dell’area, anche e soprattutto per le carenze della “governance” espressa dalla compagine consortile, talvolta ostaggio di impropri localismi e di interessi di “piccolo cabotaggio” clientelare. E la prospettiva del rilancio dell’Agenzia quale proiezione della politica per il territorio “passa” anche e soprattutto attraverso la capacità di innestare un efficace rapporto con le programmazioni dell’Unione europea e della Regione–Campania per i fondi strutturali del Por 2014\2020 e della stessa Città metropolitana di Napoli; programmazioni, che privilegiano e valorizzino le iniziative in grado di fare rete e sistema in ambito intercomunale. Come tale l’Agenzia è uno strumento istituzionale dedicato ad hoc, ma la sua reale funzionalità è correlata alla qualità delle scelte di “governance”, la cui articolazione spetta agli indirizzi programmatici del Tavolo dei sindaci.