Maria Venditti, sociologa, Gianluca Di Matola, scrittore, Francesco Nunziata, gestore aziendale si candidano alle “Comunali” di Telese, Sant’Anastasia e Saviano con la convinzione e determinazione del coraggio di osare.
Gianni De Luca
«La libertà è partecipazione» ha scritto e cantato Giorgio Gaber. Una strofa che ha scosso moltissime coscienze spingendo i cittadini verso l’impegno civile.
Il cambiamento incoraggiato dal cantautore milanese, nel tempo, ha toccato anche le persone con disabilità, da sempre abituate a una rappresentanza per delega, a qualcuno che, per conto loro, parlasse e trattasse di temi che spesso nemmeno conoscevano.
Oggi, seppur con grave ritardo, le stesse persone con disabilità hanno compreso quanto la via dell’autodeterminazione fosse indispensabile al raggiungimento di quei diritti non più negoziabili.
In politica, luogo deputato alle decisioni ma che troppe volte riflette un incomprensibile immobilismo, in particolare sui temi sociali, si fanno spazio uomini e donne con disabilità, tutti spinti dalla volontà di costruire una società inclusiva, solidale, che la smetta di lasciare indietro chiunque abbia un passo meno spedito.
Un esempio incoraggiante lo stanno offrendo due ragazzi e una ragazza campani. Maria Venditti, trentaduenne laureata in sociologia, sta sostenendo il percorso di Giovanni Caporaso a sindaco per la città di Telese ed candidata per il seggio consiliare nella lista civica “Tutti Telese”.
A Sant’Anastasia, invece, lo scrittore quarantaduenne Gianluca Di Matola, schierato nella civica “Una città in salute”, è impegnato accanto all’oncologo Vincenzo Iervolino.
Infine, Francesco Nunziata, diplomato in gestione aziendale, porta avanti le sue istanze tra le fila del Partito Democratico per Vincenzo Simonelli, sindaco di Saviano.
Una comunità può definirsi tale quando tutti possono accedere agli stessi mezzi, agli stessi servizi. Tematiche quali l’abbattimento delle barriere architettoniche, il diritto a una scuola inclusiva e al trasporto accessibile dovrebbero essere punti imprescindibili in ogni Agenda politica. Ed è per questo che l’impegno in politica delle persone con disabilità è fondamentale per affermare l’esistenza, la militanza di una categoria sociale stanca di essere emarginata, esclusa da decisioni che scrivono di fatto anche il loro futuro.