Alla ragazza viene contestata l’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti poiché partecipava a tutti gli effetti alla gestione della piazza di spaccio, sia vendendo le dosi che consegnandole a domicilio. La ragazza dava il suo aiuto alla madre, già arrestata per droga a gennaio.
All’arrivo dei carabinieri è fuggita sui balconi dei quartieri, fino a rifugiarsi in un appartamento vuoto, dove è stata bloccata e arrestata.
I video investigativi la immortalano impegnata a consegnare droga a domicilio: si serviva di uno scooter. Dietro trasportava anche la sorellina di 7 anni, poi portata in casa famiglia perché veniva impiegata nel confezionamento di dosi di cocaina.
Il secondo, ora 18enne, è già in carcere a seguito di un’ordinanza eseguita dai carabinieri della compagnia centro il 19 novembre. In quel provvedimento è ritenuto il materiale responsabile degli spari in aria, una cosiddetta “stesa” perpetrata su via Toledo, nel pieno centro di Napoli, la notte del 7 settembre 2016, in mezzo a cittadini e turisti che si attardavano per strada.
Da minorenne viene ritenuto responsabile anche del furto e dell’incendio di uno scooter, aggravati da finalità mafiose, reati commessi la notte del 3 luglio 2015 e ripresi da telecamere dei cc: insieme a personaggi del clan arrestati il 17gennaio avevano rubato e dato alle fiamme lo scooter della gestrice di una “piazza” di spaccio che si era ribellata al pagamento del pizzo settimanale.
Anche questa parte di indagine rientra nella complessiva attività di disarticolazione del clan “Elia” che ha già portato all’esecuzione di 45 ordinanze di custodia cautelare eseguite il 16 gennaio e alla sospensione della responsabilità genitoriale decisa dal tribunale per i minorenni Napoli a carico dei genitori di 6 minorenni.