Un team di medici a disposizione in piazza a BOSCOREALE per un consulto gratuito e per scoprire l’infezione da virus dell’epatite C con un semplice test della saliva. Campania ai primi posti in Italia per prevalenza di epatite C, si stima che oggi le persone portatrici di infezione da HCV in Regione siano oltre 100.000 ma molti ignorano di aver contratto l’infezione. Un semplice prelievo di saliva per scoprire il virus dell’epatite C e intervenire per tempo. L’iniziativa, che prende il nome di progetto ‘HEPAROUTE 8’, è organizzata da Improve con il supporto incondizionato di AbbVie con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione, offrire consigli utili ed effettuare un rapido screening salva-fegato.
“L’epatite C ha un’alta prevalenza in Campania e molti ignorano di essere portatori dell’infezione – afferma Vincenzo Sangiovanni, Direttore F.F. U.O.C. Infezioni Sistemiche e dell’Immunodepresso, III Divisione Ospedale Cotugno di Napoli – Chi contrae l’infezione, infatti, non presenta sintomi o segni evidenti della malattia anche per molti anni. Con questa campagna vogliamo portare nelle piazze la possibilità di effettuare uno screening gratuito, semplice e mirato a tutti coloro che hanno il dubbio di essere venuti a contatto con il virus HCV, anche per spingere quante più persone possibile ad effettuare i test e far emergere la malattia sommersa.”
Il test della saliva sarà effettuato presso camper attrezzati da operatori sanitari esperti e fornirà un risultato entro pochi minuti. Gli specialisti dei Centri di riferimento saranno a disposizione per eventuali dubbi o domande e sarà distribuito materiale informativo sull’epatite C. Il virus dell’epatite C si trasmette principalmente attraverso il sangue. Oggi le trasfusioni sono sicure, mentre rimane possibile la trasmissione causata dallo scambio di aghi e siringhe per l’uso di droga endovena, la trasmissione causata da alcuni strumenti medici non sterilizzati correttamente, la trasmissione sessuale ed alcuni trattamenti estetici come il tatuaggio, il piercing, la manicure ma anche il laser o i filler. Possono essere
a rischio di esposizione anche i familiari di persone con epatite C e il personale sanitario.