Ventiquattromila tablet, che rimarranno a disposizione delle scuole lombarde, per il debutto del voto elettronico in Italia in occasione del referendum lombardo per l’autonomia. Costo complessivo dell’operazione (che comprende fornitura, consegna, assistenza e ricondizionamento) 22 milioni di euro. A Palazzo Lombardia si sono preparati da mesi per quella che definiscono “l’elezione più importante e grande mai gestita non direttamente dallo Stato”
i seggi sono aperti dalle 7 alle 23. Si vota nel proprio seggio, ovvero quello segnato sulla tessera elettorale e dove abitualmente ci si reca in occasione delle altre elezioni (politiche o amministrative). La tessera elettorale non serve, per votare è sufficiente presentarsi con la carta d’identità (in ogni modo per chi fosse sprovvisto della tessera e volesse consultarla per verificare il seggio, potrà richiederla negli uffici elettorali comunali).
Al posto della matita e della scheda elettorale, nella cabina ci sono le ‘voting machine’ (da due a quattro in base al numero degli elettori del seggio). Le machine hanno l’aspetto di un tablet ma sono un po’ più spesse, perché hanno la stampante incorporata. Sullo schermo dei tablet è presente il testo del quesito. L’elettore può scegliere tra le tre opzioni: Si’, No o Scheda bianca, toccando col dito lo schermo come si fa abitualmente allo sportello bancomat. Il computer chiede di confermare il voto: la scelta può essere confermata o cambiata una sola volta, il secondo voto sarà quello definitivo. Entro cinque secondi appare un messaggio per segnalare che la votazione è conclusa, seguito da un ‘beep’ sonoro che avvisa il presidente.
Alle 23, il presidente del seggio dichiarerà chiuse le operazioni di voto. Il risultato sarà noto subito dopo: con un click sarà, infatti, possibile avere su un’unica stampata l’esito del voto in quel determinato seggio. Dopo la stampa, il presidente preleverà la chiavetta interna usb collegata al tablet e la consegnerà materialmente all’ufficio elettorale del Comune. Il responsabile elettorale comunale scaricherà i dati contenuti nella chiavetta in un sistema collegato direttamente con Lombardia informatica. Sara’ la controllata della Regione a rendere pubblici i dati, con aggiornamenti in tempo reale aggiornati sul sito (come fa il Viminale in occasione delle elezioni politiche e amministrative). Queste procedure richiederanno almeno un’ora e mezza-due ore. Entro due ore si potrà avere il dato definitivo.