Un turista che giunge in Italia, la ricorderà per le sue bellezze, ma anche, e forse di più, per i tanti, troppi autovelox, disseminati un pò dappertutto. Ma non è finita ora è in arrivo il “supervelox”. Uno strumento nella versione più evoluta di quella conosciuta fino ad ora, ed è perfettamente legale come ha stabilito il Tribunale di Rovigo. Uno strumento che si muove a bordo di auto e quindi può essere usato ovunque, dagli operatori di Polizia. Se ne deduce quindi che è inutile cercare segnali che avvertono della presenza di questo strumento: potrebbe essere dappertutto. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto – ricorda che la prima attività in materia di sicurezza stradale, è la prevenzione, questo modo di fare non centra, a giudizio del LI.SI.PO., questo obiettivo primario. L’uso di strumenti sempre più sofisticati, sempre a giudizio del LI.SI.PO. – ha continuato de Lieto – potrebbe creare tensione, irritabilità, fra i conducenti di veicoli, situazione questa, che potrebbe essere anche causa di incidenti stradali. Salvare vite umane, fare ogni sforzo per evitare incidenti, sempre a giudizio del LI.SI.PO. poco si coniuga con la pioggia di multe che scaturirebbero da eventuale massiccio impiego di questi specifici strumenti tecnologici. Il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – ritiene che le violazioni al Codice della Strada si contrastano, in primo luogo con una massiccia presenza sul territorio, di operatori di Polizia.