A cura di Valeria Giuliano
Immacolata Maddaloni è un’artista, prima di essere una promotrice d’arte. Partecipa alla vita artistica e culturale da oltre 40 anni. La svolta nella sua organizzazione culturale avvenne quando si pose una precisa domanda: “gli artisti vengono tartassati dalla continua richiesta di soldi alla partecipazione degli eventi, perché non creare un gruppo che si auto gestisce e che dia l’opportunità agli altri di partecipare a manifestazioni con basso costo?”. Da qui nacque il Centro Culturale Arianna, una realtà quasi unica nel suo genere, che divide le spese per gli eventi e permette a tanti artisti giovani ed esperti di potersi affacciare nel mondo dell’arte. Questo piccolo gruppo, con a capo Immacolata che fu fondatrice e presidente, nel corso del tempo ha assunto consiglieri e uno staff molto tecnico formato dagli artisti: Gianni Boccia, Lorenzo Basile, Gina Affinito, Antonella Botticelli, Maddalena Parmentola, Antonio Santucci, Vanessa Pignalosa. L’attività del Centro Culturale Arianna non si ferma ai limiti nazionali, ma è attivo anche all’estero: Burundi, Senegal, Marocco, collaborando anche con altre associazioni locali, regionali, nazionali ed internazionali. L’ultimo evento organizzato è stato “Dialoghi… culture a confronto” una mostra tenuta nel Palazzo Migliaresi, nel Rione Terra di Pozzuoli. Anche in questo caso, il Centro Culturale Arianna ha coniugato la necessità dell’espressione artistica al recupero e alla focalizzazione di un complesso monumentale inserito in una zona “critica” di recupero, qual è il Rione Terra. Un gruppo di lavoro che ha già in serbo altri eventi: con Antonella Notturno, “Vibrazioni” alla Casina Pompeiana nella Villa Comunale di Napoli, con Gina Affinito al Castello Arechi di Salerno e altri negli Emirati Arabi. “IL rapporto con gli artisti è quello di promuovere e incoraggiare, perché comunque anche il mondo artistico è corrotto e i giovani possono essere scoraggiati da tutto ciò.” Un grande grazie dunque a Immacolata e a persone che come lei si impegnano per dare una luce nel mondo dell’arte.