a cura di Valeria Giuliano
Intervista in nuovo stile: stavolta usiamo le parole dell’artista Antonio Santucci. V.G.: “Parlaci un po’ di te.” A.S. : “Sono nato a Benevento nel 1975, fin dall’infanzia ho mostrato interesse ed attitudine per il disegno, i colori ed il mondo dell’arte. Ho conseguito la Maturità Artistica e poi mi sono iscritto alla facoltà di Architettura a Roma. Mi sono specializzato come “Tecnico per il recupero dei beni architettonici”. Io dipingo innanzitutto per passione, la mia è una continua ricerca tra quello che vorrei e quello che sono, un dialogo capace di rinnovarsi ad ogni sguardo degli altri alle mie opere. Per me essere un artista vuol dire esternare il proprio “io”, porsi delle sfide difficili dimostrandosi all’altezza. Nelle mie ultime opere ho dipinto prevalentemente volti, li rappresento attraverso un “effetto glamour”, descrivendo in questo modo la ricerca dell’identità delle persone, nel mio processo creativo, mi ispiro alla bellezza, con le sue diverse varianti, ed in continua evoluzione. Io attraverso i volti rappresento sensazioni che appartengono a tutti Il mio messaggio è: osservate, ascoltate, guardatevi dentro, l’essere umano è un mondo meraviglioso da scoprire.” V.G.: “Quindi un’esperienza artistica di gran rispetto. Potresti parlarci della tua ultima opera, portata in esposizione a Sarno?” A.S.:“Per quanto riguarda la descrizione dell’opera portata a Sarno, vorrei ricordarti che l’ho esposta alla Galleria Michelangelo, nel contesto di Arte&Cioccolato. Il dipinto dal titolo “I riflessi dello sguardo, si tratta di un acrilico su tela, che tra l’altro è stato esposto anche al Museo del Louvre a Parigi.
Nella graduale lettura di questo dipinto si può cogliere l’esaltazione del dettaglio degli occhi, oltre la parvenza esteriore, un’analisi dell’individuo contemporaneo, visibile attraverso un universo riflesso nel suo sguardo. Sicuramente le mie opere appartengono ad un percorso verso l’iperrealismo, ma solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico-esecutivo.” V.G.: “Prospettive iperrealistiche nella tecnica, ma socio comunicative nell’esposizione. Antonio quali sono le tue prospettive per il futuro?” A.S.: “Sicuramente continuerò a dedicarmi esclusivamente alla pittura, cercando di esprimere sentimenti, pensieri, emozioni, speranze e desideri, raccontandoli sulla tela. Continuando il mio percorso espositivo, attraverso mostre personali e collettive, nel confronto con altri artisti e con il pubblico. Sono le persone, che mi fanno capire durante le mostre che qualcosa trasmetto, ma ancora tanto voglio dare.” Per chi volesse contattare l’artista: Antonio Santucci (facebook).