La storia è tornata al suo posto. «Il coordinamento Ultras Avellino – Valle dell’Irno – Montoro invita tutto l’ambiente biancoverde a riflettere su alcune considerazioni. Innanzitutto, quest’anno sarà un anno che passerà alla storia per il ritorno del logo storico U.S. Avellino. Intorno a questo evento c’è stato tanto entusiasmo e commozione. Oggi tutti devono capire il motivo di tanto fervore, che è un motivo semplice, legato alla passione per i colori biancoverdi e all’amore per quel simbolo che tanto vale per intere generazioni. Simbolo, dal greco antico, ha il significato di “tessera di riconoscimento”, ed è proprio così: il nostro logo è la nostra carta d’identità, che esprime i valori della nostra gente, che tutta l’Italia ha potuto vedere negli anni tragici del terremoto; esprime i sogni e gli incubi di una provincia intera, ha rappresentato e rappresenta per la nostra provincia la rivalsa rispetto alle tante ingiustizie che province come la nostra hanno subito nella storia. Insomma per noi, i nostri colori e il nostro logo sono una cosa seria e rappresenta tanto. Per questi motivi, abbiamo sempre condiviso la posizione della Curva Sud, che sempre più spesso dimostra di aver ragione, di non intonare cori per i calciatori, ma solo per ciò che rappresentano quando vanno in campo. E rappresentano quanto sopra detto. Proprio per questo vorremmo ricordare ai calciatori di ricordare sempre cosa significhi giocare con questa maglia e questi colori. Ad Avellino non sono mai state apprezzate le sole doti calcistiche ma sempre prima di tutto le doti morali, prima uomini e poi calciatori, si è detto da inizio campionato e questo vogliamo vedere a fine campionato».
Un lupo che lotta. «A noi non interessa andare in serie A, a noi interessa che si faccia bene il proprio lavoro, a noi interessa l’onestà e la lealtà di quelli che oggi sono esempio soprattutto per i più piccoli. Vogliamo ricordare la responsabilità che tutti i tesserati dell’Avellino Calcio hanno, ed è la responsabilità di rappresentare l’Avellino Calcio, e chi veste i nostri colori dev’essere un guerriero, dev’essere un gladiatore, dev’essere un lupo! E un lupo non lotta per il premio della serie A, o per il traguardo raggiunto, il lupo lotta: punto e basta».
L’allenatore e il presidente. «E Rastelli da calciatore e da allenatore spesso ha dimostrato di essere un lupo, poi l’errore ci può stare, ma la faccia l’ha sempre messa. Inoltre vogliamo fare un plauso al presidente Taccone, sia per le dimostrazione date in quel di Varese sia per ciò che sta facendo da qualche anno ad Avellino ridando speranza dove non c’era. Però chiediamo al nostro presidente di non illudere un’ambiente intero anche perché poi noi ci crediamo e rischiamo di restare disillusi e ci potrebbe dispiacere. Detto ciò noi tifiamo Avellino, per quello che vale per tutti e noi, e il Coordinamento ultras Avellino – Valle dell’Irno- Montoro invita a lottare tutti insieme: tifosi, tesserati, società, perché ricordiamo che la forza del lupi è il branco! Forza lupi, forza Avellino».