Dopo la frutta arriva, solitamente, il digestivo. Noi dell’ASL Avellino siamo andati oltre. In data 19/07/2016, il Commissario Straordinario della ASL Avellino, convocato dal Sig. Prefetto di Avellino, unitamente alla delegazione USB Sanità su richiesta della stessa sigla, ha ben pensato di non presenziare a tale convocazione notificata 15gg prima. Di tale rinuncia non ne conosciamo i motivi, qualcuno riferisce che era impegnato in Regione, altre versioni attesterebbero un suo impegno in televisione. Ma il motivo poco o nulla conta. La citata convocazione era scaturita dalla mancanza del rispetto di quanto stabilito tra le parti dal verbale stilato in Prefettura in data 01/02/2016, successivo allo stato di agitazione proclamato dalla stessa USB Sanità. Non solo non si è presentato, ma ha delegato persona di sua fiducia, che ha attestato di non conoscere nemmeno gli argomenti in discussione. Premesso che l’argomento principale restava e resta il mancato rispetto di quanto stabilito nel verbale di Febbraio u.s., avremmo voluto porre al Sig. Commissario alcuni quesiti, relativi alla poca chiarezza e trasparenza di numerosi atti, ma al momento siamo costretti a porre gli stessi quesiti attraverso gli Organi di informazione.
- 1. Egregio Sig. Commissario, ritiene che le diverse strutture all’interno delle quali opera la ASL Avellino siano conformi alla normativa vigente sotto l’aspetto strutturale e quindi della sicurezza degli ambienti di lavoro? A tale domanda suggeriamo di rispondere dopo aver osservato attentamente, a titolo di esempio, le Strutture del Distretto Sanitario di Monteforte, della sede Centrale del Dipartimento di Prevenzione, del Distretto di Avellino e molte altre. Come si fa ad assolvere ai compiti di vigilanza ed ispezione sulle attività private, quando noi stessi non siamo in regola? Chi controlla il controllore?
- 2. Nel tempo abbiamo notato una miriade di determine dirigenziali relative ad attività progettuali, dove figurano compensati lautamente oltre ai lavoratori che hanno sostenuto il vero carico di lavoro, alcune figure amministrative (quasi sempre le stesse) non afferenti all’Unità Operativa del progetto stesso. A che titolo questo Personale percepisce questi compensi? Qual è stato il carico di lavoro di questi dipendenti. Ma quest’Azienda produce Salute o carte? Su tale argomento la informiamo che qualche Dirigente ha avuto finalmente il coraggio di ribellarsi, con tutta calma, rifiutandosi di firmare un elenco di personale da ricompensare, preparato ad hoc e comprensivo di soggetti estranei all’attività. Il problema principale resta comunque quello che, alla data odierna, non ci risultano ancora corresponsioni economiche per i veri attori del progetto.
- 3. Alcune figure professionali sono state inquadrate in un profilo senza averne il titolo di abilitazione. Solo a seguito dell’intervento dell’USB Sanità, in modo furbesco, qualcuno ha beneficiato del passaggio orizzontale (da ruolo sanitario ad amministrativo) mantenendo la parte economica maturata nel ruolo improprio. Vale la pena di dire, dopo il danno la beffa. Altri inquadramenti sono tutt’ora poco chiari. E come mai una dipendente non riesce ad ottenere risposta convincente a riguardo di un presunto non titolo posseduto da sua “avversaria”, e vincitrice della selezione per l’attribuzione di Posizione Organizzativa? E il Responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione non ci risulta aver preso in considerazione le varie denunce della Stessa dipendente ricorrente. Allo stesso modo il CUG. Potrebbe delucidarci in merito?
- 4. E’ nota a tutti una situazione di “parentopoli” all’interno del personale in outsourcing, assegnate alla SIRE ed al Hospice del SPS di Bisaccia. Nulla da dire perché il lavoro è un diritto di tutti. Ma può un parente di ruolo coordinare i parenti stretti? Può un coordinatore essere ubiquitario e coordinare più strutture? A noi sembra che il coordinatore sia una figura che debba assicurare una presenza fissa e costante, e non può essere un “Mandrake” tuttofare. In questo modo viene lesa la qualità organizzativa, con tutto il rispetto delle eventuali capacità possedute dal soggetto coordinatore.
- 5. E cosa ci dice a riguardo dell’ Operatore Socio Sanitario, figura largamente sottodimensionata nella ASL Avellino con grande sofferenza dei Presidi Ospedalieri, impegnato come autista quasi sotto forma di autista privato? Tante polemiche, a livello nazionale, sulle auto blu, e noi cosa facciamo?
- 6. E come mai, relativamente alla rotazione dei Dirigenti, ha applicato tale norma solo per i Direttori di Distretto?
Potremmo continuare all’infinito, tante sono le storture che si evidenziano palesemente. Le preannunciamo che, in assenza di chiarimenti esaustivi, valuteremo la possibilità di essere ascoltati dal Sig. Procuratore della Repubblica di Avellino.
Avellino, 21/07/2016 USB Pubblico Impiego
F.to Sergio Di Lauro