“O revoca o accettazione delle condizioni del Governo”. Questo aveva assicurato il Presidente del Consiglio Conte e questo è stato in effetti l’esito della vicenda Autostrade in Cdm. Un percorso durato due anni che si conclude con una risposta forte in favore dei cittadini italiani e di tutte le vittime della scarsa manutenzione delle autostrade italiane.
Cosa significa questo accordo? Pedaggi meno cari, 3,4 miliardi di euro per la manutenzione, manleva per lo Stato – che significa non far pagare ai cittadini gli errori altrui e rinuncia, da parte di ASPI, ai 20 miliardi di pretesa risarcitoria. Cdp rileverà il 51% del controllo delle autostrade italiane e ASPI passerà quindi sotto controllo pubblico, in un percorso temporizzato attraverso il quale metteremo alla porta chi ha privilegiato i propri profitti rispetto alla sicurezza e alla salute dei cittadini italiani. Non posso che ringraziare tutto il M5S che ha lavorato per arrivare a questa soluzione, spesso aggredito da tutto il resto del mondo politico e mediatico. Questo risultato è anche il nostro tributo alle 38 vittime del disastro di Acqualonga, per il quale Autostrade in primo grado è risultata colpevole di scarsa manutenzione e alle 43 vite falcidiate dal crollo del Ponte Morandi”.