Il percorso dell’Ato Rifiuti verso l’acquisizione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti rallenta a causa della scarsa collaborazione da parte di altri Enti come l’amministrazione provinciale. A oltre due mesi dalla prima richiesta del presidente Valentino Tropeano, di indicare un proprio referente – al fine di acquisire le informazioni e le documentazioni necessarie per valutare l’acquisizione della società provinciale Irpiniambiente, alla quale eventualmente affidare ancora le attività afferenti il ciclo integrato – l’amministrazione provinciale si è ben guardata dall’assicurare una qualunque risposta, finanche provvedere alla nomina di un proprio referente con il quale la commissione di esperti nominata dal consiglio dell’Ato Rifiuti potesse interfacciarsi per un esame degli aspetti finanziari, del piano industriale e degli atti relativi alla costituzione. Solo nel corso delle ultime settimane, i vertici della società – che avevano indicato il proprio referente nel responsabile dell’area economico – finanziaria Andrea Maffei – hanno comunicato – per le vie brevi – al Presidente Tropeano di non aver ricevuto l’autorizzazione dal socio unico alla trasmissione della documentazione richiesta. I tre professionisti incaricati dall’ente, Antonio Savino, Vincenzo Di Domenico e Bruino Mercurio, hanno ufficialmente comunicato – attraverso una missiva al Presidente Tropeano e al direttore generale Annarosa Barbati – che “non abbiamo ancora ricevuto la documentazione richiesta alla Provincia di Avellino e alla società Irpiniambiente. Tali documenti appaiono indispensabili per una corretta e completa valutazione circa la forma di gestione e le modalità di affidamento del servizio da parte dell’Ato Rifiuti”. Risulta evidente che il Presidente Tropeano ed i consiglieri dell’Ato – che hanno lavorato con grande solerzia per arrivare alla definizione del percorso di acquisizione del ciclo integrato dei rifiuti – non possono consentire che altri rallentino l’attività dell’ente senza peraltro alcuna comunicazione in merito. Per questo, stante la necessità di proseguire lungo il solco tracciato, l’Ato Rifiuti potrebbe valutare soluzioni diverse che, però, vadano nella direzione definita dal Consiglio d’Ambito che ha espresso – come ha rammentato il Presidente Tropeano al collega di palazzo Caracciolo Domenico Biancardi nell’ultima missiva inviata – “la sua preferenza per la gestione in house dei servizi collegati al ciclo dei rifiuti”. Nel corso dei prossimi giorni, quindi, Tropeano convocherà il Consiglio per una informativa del lavoro della commissione di esperti nominata per la definizione della situazione economico e finanziaria della società provinciale Irpiniambiente.
L’ufficio stampa