I Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Autorità Giudiziaria all’esito di un’attività d’indagine, nei confronti di un 38enne originario di Napoli, ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata.
I fatti risalgono a qualche mese fa allorquando il predetto metteva a segno varie truffe aggravate, procurandosi un ingiusto profitto economico, preteso ed ottenuto a titolo di risarcimento per i danni asseritamente provocati da simulati sinistri stradali, inducendo in errore mediante artifizi e raggiri gli automobilisti che ne rimanevano vittima.
Sempre lo stesso il modus operanti messo in atto: lanciava un piccolo oggetto sulle autovetture in marcia che sorpassavano quella da lui condotta, in modo da provocare un rumore, segnalando poi all’automobilista dell’auto colpita di fermarsi, richiedendo ed ottenendo da questi denaro per sistemare bonariamente la questione, asserendo di aver subito danni alla propria auto che presentava una striatura lungo la fiancata.
Gli elementi raccolti dagli investigatori nel corso dell’indagine hanno contribuito ad inchiodare il malfattore alle proprie responsabilità ed hanno altresì condotto all’emissione del citato provvedimento restrittivo.
Dopo le formalità di rito il 38enne, già detenuto agli arresti domiciliari per analoghi reati, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questo genere di truffa, benché molto noto, non smette di mietere vittime: un famoso raggiro per ottenere soldi facili. La dinamica è sempre molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il “danno” al fine di mettere a tacere la controversia è di qualche centinaia di euro, una somma che la maggior parte degli automobilisti trova in tasca. Come già detto, tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).
I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione.
Qualora si abbia sentore di truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto.